L'unica cosa da salvare è la vittoria.
Doveva essere una partita a senso unico, invece è stata in bilico fino al fischio finale. Si perchè ieri la Francia ha battuto l'Australia per 2-1 grazie alla rete nel finale di Pogba ma con una difficoltà inaspettata. Dopo un'ora di gioco di quasi nulla per i Blues è arrivato il gol su rigore di Griezmann ma, dopo neanche un minuto, ha riposto sempre dal dischetto Jedinak. Grande rammarico per i Socceroos che meritavano il pari, invece è stata una prova non esaltante per la squadra di Deschamps da cui bisogna salvare solo i tre punti importantissimi che hanno condotto i galletti in testa al gruppo insieme alla Danimarca.
La Francia conferma le perplessità già mostrate nelle amichevoli, un debutto fatto da più ombre che luci: ritmo lento e poche idee, a parte l'avvio flash con gli scatti di Mbappé e di Griezmann, ma evidentemente, è stato solo un fuoco di paglia.
I Blues hanno avuto difficoltà ad attaccare la difesa schierata e, di conseguenza, hanno creato pochi tiri pericolosi verso la porta di Ryan. La Francia ha portato a casa la vittoria grazie anche al VAR che prima ha assegnato il rigore poi realizzato dalla stella dell'Atletico Madrid (prima volta in un Mondiale ndr) poi all'80esimo la Goal Line Technology ha convalidato il gol vittoria realizzato da Paul Pogba con la deviazione decisiva di un difensore australiano. Proprio l'Australia, che avrebbe meritato un pareggio, ha preso ben presto le misure ai Bleus difendendo in modo attento e compatto.
La Francia vista ieri non è sembrata una candidata alla vittoria finale. I giovani dei blues, Griezmann-Mbappé-Dembélé (66 anni in tre ndr) hanno deluso: il giocatore del Barcellona proprio non s'è visto, quello dell'Atletico è apparso da subito nervoso e il francese in forza al PSG ha corso a vuoto per il campo a caccia del pallone. Anche in mezzo al campo diversi interrogativi.
Deschamps in corso d'opera ha cambiato tre volte il modulo: dal 4-3-3 al 4-1-4-1, con Griezmann attaccante, Dembélé a destra, Mbappé a sinistra e Pogba a centrocampo con Tolisso, fino al 4-2-3-1 finale con l'ingresso di Fekir alle spalle dei due avanti.
Una vittoria senza merito.