Dopo la delusione legata all'esito della finale di Champions League, persa a Kiev contro il Real Madrid, il Liverpool ha deciso di non piangersi addosso e rimurginare su quello che poteva essere ed invece non è stato. Si pensa a programmare già la prossima stagione, ed infatti la dirigenza dei Reds non ha perso tempo, ufficializzando il primo colpo della campagna acquisti 2018. Si tratta del brasiliano Fabinho, interessante centrocampista in arrivo dal Monaco. Il giocatore classe ’93, autore in questa stagione di otto gol e cinque assist in quarantacinque presenze con la casacca della compagine monegasca in Ligue 1, sarà a tutti gli effetti un calciatore dei Reds a partire dal prossimo 1 luglio, data in cui si aprirà il calciomercato e dopo aver sostenuto le visite mediche di routine.
All’interno del comunicato ufficiale con cui il Liverpool ha ufficializzato l’acquisto di Fabinho, sul proprio sito ufficiale, sono spuntate anche le prime parole del centrocampista brasiliano, così riassunte:"Sono davvero emozionato per questo trasferimento. È una cosa che ho sempre voluto, è una squadra enorme. Le infrastrutture del club sembrano eccezionali. Spero di vincere dei titoli qui, e proverò a migliorarmi e far parte della storia del club. Cercherò di crescere e migliorarmi, cercando di diventare parte integrante di questo storico club".
Una notizia positiva, l'arrivo di Fabinho, che fa da contraltare in casa Liverpool alla tristezza legata allo stato d'animo di Loris Karius, protagonista in negativo della sconfitta in finale di Champions. Il biondo tedesco ha aspettato diverse ore prima di farsi sentire sui social network. Con un post pubblicato sui suoi account, il 24enne tedesco ha voluto scusarsi con l'intero popolo Reds: "Non ho realmente dormito finora, le scene mi passano nella testa, ancora e ancora. Mi dispiace infinitamente per i miei compagni, per voi tifosi, per tutto lo staff. So che ho combinato un guaio con i miei due errori e che vi ho deluso tutti. Come ho detto vorrei solo tornare indietro nel tempo ma non è possibile. Ed è anche peggio perché pensavamo che avremmo potuto battere il Real Madrid e che saremmo stati in gioco per molto tempo". Poi un altro pensiero rivolto ai tifosi presenti allo stadio di Kiev: "Grazie. Sono venuti fin lì a sostenerci e lo hanno fatto anche dopo la partita. Siamo una grande famiglia. Grazie, torneremo ancora più forti".