Due trofei in due anni non sono bastati a guadagnarsi la fiducia della dirigenza del club e ora le strade si separeranno. Antonio Conte può essere considerato ormai l’ex allenatore del Chelsea: la trattativa tra i Blues e Maurizio Sarri è in dirittura d’arrivo e l’annuncio ufficiale verrà dato con tutta probabilità nelle prossime ore. Prima però bisogna risolvere la situazione contrattuale che lega il tecnico al club fino al 30 giugno 2019: le parti si incontreranno a Londra per cercare un punto di incontro, tra la soluzione proposta dal Chelsea, ossia la risoluzione consensuale, e la posizione di Conte, che punta all’ottenimento della buonuscita da 9 milioni di sterline, come sottoscritto dall’accordo. Poi, per l’ex allenatore della Juventus si apre un dubbio su ciò che dovrà fare nella prossima stagione.
In realtà di grosse opportunità non ce ne sono, visto che le big hanno già trovato le proprie guide, come il Bayern Monaco affidato a Niko Kovac, il Napoli a Carlo Ancelotti, l’Arsenal a Unai Emery ed il Paris Saint-Germain a Thomas Tuchel, con le altre come Juventus, Barcellona, Real Madrid e le due di Manchester a confermare Allegri, Valverde, Zidane, Guardiola e Mourinho. Dunque, si fa largo l’ipotesi dell’anno sabbatico, o comunque quella di restare in attesa di un esonero eccellente per potersi rimettere in gioco anche a stagione in corso – cosa per la verità non molto gradita al manager.
Si chiude così la storia d’amore – mai appassionata fino in fondo – fra il Chelsea e colui che ha riportato il titolo di Campione d’Inghilterra a Stamford Bridge – segnando record battuti soltanto dallo straripante City di Guardiola -, oltre che alla conquista della FA Cup lo scorso 19 maggio contro lo United: troppe divergenze di vedute fin da subito, soprattutto con la plenipotenziaria Marina Granovskaia, braccio destro di Roman Abramovich, con la quale Conte si è sempre trovato in disaccordo.