Era dal 2006 che la Nazionale di calcio polacca non si qualificava ai Mondiali. Dopo Euro 2016, i Biało-czerwoni, si ritufferanno in una competizione ufficiale, con la speranza di ottenere buoni risultati.
Un nuovo stile
Una nuova identità quella che mister Adam Nawalka sta cercando di dare alla propria Nazionale, per tornare a sognare nelle competizioni ufficiali. Un Mondiale che come già detto manca dal 2006, quando la squadra allora allenata da Janas fu eliminata al primo turno, da lì in poi solo delusioni fino al 2016, anno dell'Europeo in Francia, terminato ai quarti di finale con la sconfitta contro il Portogallo dopo i calci di rigore. Una rinascita, possiamo definirla, gestita bene dal presidente della federazione Boniek, leggenda del calcio polacco. L'ex calciatore della Juventus, nel 2013 ha infatti affidato la panchina della Nazionale a un patriottico allenatore, Nawalka, che al momento della chiamata, allenava il Gornik Zabrze, in testa alla classifica del campionato nazionale e secondo la federazione sarebbe stata la scelta perfetta per una Polonia che doveva tornare a vincere. La scelta di Boniek, già criticato per non aver voluto selezionare giocatori naturalizzati, suscitò altri malcontenti tra i tifosi, che videro i "biancorossi" non convincere nelle amichevoli pre europeo. Tuttavia, nella competizione ufficiale, Nawalka ha fatto emergere la nuova identità della Polonia, frutto di una filosofia calcistica completamente nuova per una Nazionale abituata al classico "catenaccio e contropiede".
Robert Lewandoski, ma non solo
Una manovra intelligente eseguita da Nawalka è stata quella di valorizzare i giocatori dell'Ekstraklasa, il campionato polacco, che ha fatto emergere tanti giocatori che poi sono andati a giocare all'estero. E' il caso dei 3 calciatori della Sampdoria: Linetty, Kownacki e Bereszynski passati da Lech Poznan e Legia Varsavia al club blucerchiato, ma non solo. Dopo l'Europeo del 2016 il talentuoso trequartista Kapustka è passato dal Cracovia Krakow al Leicester City che lo ha poi girato in prestito al Friburgo. Insomma, questo senso quasi patriottico della Nazionale polacca è stato utile al fine di far crescere il proprio campionato e di conseguenza per far si che il calcio della Polonia aumenti di prestigio. E dire che i talenti oriundi non mancano; tra questi spunta il nome di Paulo Dybala, e per non cadere nella tentazione di convincere un giocatore così, ci vuole tanta determinazione.
Oltre ai nomi precedentemente accennati, i bianco-rossi hanno ambasciatori in tutta Europa. Partendo da Szczesny, Fabianski e Skorupski, la Nazionale allenata da Nawalka possiede un trio di portieri tutt'altro che poco qualitativo. Gli estremi difensori sono accompagnati in difesa da alcuni nomi conosciuti nel calcio estero come Piszczek del Borussia Dortmund, Glik del Monaco per poi finire con Cionek e Berezynski provenienti dal nostro campionato. A centrocampo i nomi sono tanti e spiccano quelli di Zielinski, Kurzawa e Blaszczycowski ma soprattutto quello di Krychowiak, pronto a riscattarsi dopo una stagione deludente condita dalla retrocessione con il West Bromwich Albion. L'attacco è il punto forte di questa Nazionale la quale davanti può fare affidamento a Lewandoski e Milik.
Tornare in alto
L'obbiettivo per questa Nazionale è sicuramente l'ottavo di finale, con la Polonia posta in un girone insieme a Colombia, Giappone e Senegal. L'avversario numero 1 per Nawalka sarà certamente la Nazionale colombiana, ricca di talenti che è stata spesso una spina nel fianco per le avversarie. Tornare a vincere e andare avanti in una competizione di questo calibro è essenziale per una Polonia che vuole tornare grande e soprattutto vuol far emergere il proprio calcio in tutto il mondo. Chissà se la riforma di Boniek avrà efficacia, per ora non ci rimane che attendere questa intrigante Nazionale in un altrettanto intrigante Mondiale.