La Svezia è una delle 32 nazionali che prenderanno parte al Mondiale di Russia 2018. Sicuramente la nazionale scandinava non è tra le favorite per la vittoria finale, considerando che questa è solamente la dodicesima partecipazione ad un Mondiale, ma nonostante ciò c'é da constatare una crescita a cui è andato incontro tutto il movimento calcistico svedese negli ultimi anni. La Svezia si presenterà a questo Mondiale senza la propria stella, Zlatan Ibrahimovic, che dopo una querelle con la Federazione svedese sarà escluso dalla lista dei convocati del c. t. Jan Andersson. Una scelta che ha provocato parecchio scalpore e dibattito in terra scandinava, ma le motivazioni addotte alla base di questa scelta hanno tranquillizzato tutti gli addetti ai lavori e tifosi svedesi sulla bontà del progetto tecnico gialloblù.

Tutta la Svezia si augura che dopo 60 anni ci sia l'occasione di rinverdire vecchi ricordi, che partono dal 1938, quando la Svezia inaugurò la propria partecipazione ad un Mondiale con la partita contro l'Austria, che successivamente si ritirò dalla manifestazione. A quel punto la Svezia si qualificò automaticamente per i quarti di finale dove incontrò Cuba, che sconfisse agevolmente col punteggio di 8-0 con ben due triplette di Tore Keller e Gustav Wetterstrom. In semifinale incontrò però la forte Ungheria, che impartí agli scandinavi un sonoro 1-5. Agli svedesi restò soltanto la finalina per il terzo posto che persero contro il Brasile per 2-4, giungendo quarti nel torneo per la prima ed ultima volta.

Successivamente, nel 1950, la Federcalcio svedese non permise ai calciatori professionisti di competere con la propria nazionale durante il torneo, presentando una selezione di dilettanti. La Svezia si qualificò al torneo come una delle sei formazioni europee, ritrovandosi con Italia, Paraguay ed India: quest'ultima però si ritirò prima dell'inizio perché i propri calciatori si rifiutarono di indossare delle scarpe da calcio come aveva imposto la FIFA. La Svezia riuscí a battere l'Italia per 3-2 e pur non andando oltre il 2-2 col Paraguay, riuscí comunque a chiudere in testa il proprio gruppo e ad accedere al girone all'italiana finale. Il primo match fu contro i padroni di casa del Brasile. La partita finí 7-1 per i sudamericani. Successivamente la Svezia incontrò l'Uruguay, mai incontrato prima, e venne sconfitta 3-2 dopo una combattuta partita che chiuse le speranze per gli scandinavi di conquistare la Coppa Rimet. L'ultima partita fu disputata contro la Spagna. La Svezia vinse 3-1 con i gol di Stig Sundqvist, Bror Mellberg e Karl-Erik Palmer, finendo terza nel gruppo ed ottenendo la sua prima medaglia in un torneo iridato, seppur di bronzo.

Nel 1956 la Federazione svedese tornò sui suoi passi e permise ai giocatori professionistici di competere nella selezione nazionale, cosa che creò aspettative di vittoria nella popolazione per il campionato del mondo 1958, ospitato proprio dalla Svezia, che si ritrovò in un girone con Messico, Ungheria e Galles. La prima partita fu disputata nello stadio nazionale svedese, lo "Stadio Rasunda" di Solna, con un pubblico di circa 32000 spettatori. La partita fu vinta 3-0 contro il Messico e gli svedesi si trovarono subito a comandare il Gruppo 3. Il match successivo fu contro l'Ungheria, vicecampione del torneo iridato precedente e recenti campioni olimpici, vinto dalla Svezia con doppietta di Kurt Hamrin. L'ultima partita fu pareggiata 0-0. I quarti di finale andarono di nuovo in scena al "Rasunda Stadium" contro l'URSS, battuta per 2-0. La semifinale contro la Germania Ovest fu l'unica partita non giocata al "Rasunda", bensí all'"Ullevi" di Goteborg. Davanti a 50000 spettatori la Svezia giocò una delle migliori partite del torneo, facilitata anche dall'espulsione del tedesco Erich Juskowiak al 59'. La Svezia vinse 3-1. Per la finale si tornò al "Rasunda" ed i contendenti della nazione ospitante furono i brasiliani. I sudamericani vinsero con un roboante 5-2 conseguendo cosí la prima Coppa del Mondo della propria storia ed uno dei gol fu uno dei più famosi della storia del calcio, segnato da un giovanissimo Pelé. La Svezia si accontentò del secondo posto, risultato mai eguagliato nella sua storia.

Quattro anni dopo, ovvero nel 1962 la Svezia non riuscí a qualificarsi per il Mondiale in quanto prima concluse il girone di qualificazione da seconda, a pari punti con la Svizzera, dopodiché fu costretta a giocare lo spareggio proprio con gli elvetici a Berlino Ovest. In terra teutonica vinsero gli svizzeri per 2-1. La beffa fu evidente dato che la Svezia era risultata la miglior formazione del girone qualificatorio con 10 gol segnati e solo 3 subiti.

Nel 1966 la Svezia fu inserita in un girone particolare con la Germania Ovest: nonostante un iniziale pareggio coi tedeschi ed una vittoria netta per 3-0 con Cipro, la Svezia perse l'ultima partita permettendo ai tedeschi di sorpassarla e di accedere alla fase finale del mondiale, dato che a quel tempo passava soltanto la prima.

Nel 1970 la Svezia si qualificò vincendo il girone europeo con Norvegia e Francia, ma fu poi eliminata al primo turno.

Nel 1974 la Svezia venne collocata in un girone di qualificazione con Austria, Ungheria e Malta. Dato che erano cambiate le regole, nonostante la Svezia fosse arrivata seconda dietro gli austriaci, riuscí a raggiungere la fase finale del mondiale. Nel gruppo di apertura la Svezia fu inserita dopo il sorteggio in un duro raggruppamento con Uruguay, Olanda e Bulgaria. L'esordio coi bulgari finí in un pareggio a reti inviolate, cosí come la successiva partita con gli olandesi, ma gli svedesi riuscirono ad imporsi nell'ultimo match coi sudamericani con un secco 3-0 grazie ai gol di Roland Sandberg e Ralf Edstrom. Grazie alla prima vittoria del torneo, la Svezia arrivò seconda ed avanzò al torneo successivo. Nella seconda fase a gruppi, com'era previsto allora, la Svezia fu battuta nel primo match contro la Polonia 1-0. Nonostante i vari calcoli pre-partita, che prevedevano la possibilità anche di una sconfitta che apriva la porta della medaglia di bronzo, purché fosse stata solo di un gol di margine, se la Jugoslavia avesse battuto la Polonia, la Svezia si ritrovò a dover battere i teutonici dato che la Polonia non mancò la vittoria con gli slavi. La partita con la Germania Ovest fu tenuta a Dusseldorf davanti ad una folla di 66500 persone. L'attaccante svedese Ralf Edstrom portò in vantaggio gli scandinavi dopo 29 minuti, ma nel secondo tempo i tedeschi presero in mano le redini della partita e pareggiarono al 52'. La partita cambiò radicalmente dopo il pareggio, dato che la Germania Ovest vinse per ben 4-2. L'ultima partita fu giocata dagli svedesi sempre a Dusseldorf contro la Jugoslavia e vinsero 2-1 raggiungendo un quinto posto comunque onorevole alla luce delle loro prestazioni. 

Nel 1978 la Svezia si qualificò al Mondiale ma ottenne un solo punto e per questo venne meritatamente eliminata. Un'eliminazione che costò la panchina a Georg Ericson, sostituito da Lars Arnesson. Quest'ultimo fallí la qualificazione al Mondiale del 1986 e per questo venne sostituito da Olle Nordin.

L'allenatore scandinavo guidò gli svedesi al Mondiale del 1990 in Italia, ma in quell'occasione la nazionale di Nordin venne eliminata al primo turno dopo aver perso tutte le partite per 2-1. Un'eliminazione inaspettata dato che nel girone di qualificazione gli scandinavi avevano chiuso al 1° posto, davanti all'Inghilterra

Meglio andò nel 1994, dove la Svezia si qualificò al Mondiale vincendo il girone di qualificazione davanti alla Bulgaria. Gli scandinavi vennero sorteggiati nel Girone B insieme a Brasile, Camerun e Russia. L'esordio con gli africani sembrò promettere male, dato che il risultato si fissò per gran parte della partita sul 2-1 per i "leoni d'Africa", ma al 75' Martin Dahlin pareggiò il conto su un tiro da fuori ribattuto di Henrik Larsson. La partita successiva con la Russia iniziò altrettanto male, con il vantaggio degli avversari grazie ad un rigore. La Svezia rimontò, pareggiando con un altro rigore tirato da Tomas Brolin ed una doppietta di Martin Dahlin. Nell'ultima partita gli scandinavi si limitarono a fermare il Brasile per 1-1 ottenendo la qualificazione al secondo posto. Agli ottavi gli svedesi incontrarono la sorprendente Arabia Saudita, che regolarono con un netto 3-1 grazie alle reti del potente Kennet Andersson e del solito Dahlin. I quarti di finale invece la misero di fronte alla Romania, per una partita che sarebbe divenuta memorabile per i tifosi svedesi: andata in vantaggio nella parte finale del secondo tempo, la Svezia fu raggiunta in zona Cesarini dai rumeni che riuscirono a cogliere i tempi supplementari con il gol di Florin Raducioiu, che segnò anche successivamente nel 101° minuto, portando in vantaggio la sua squadra. A cinque minuti dal termine la Svezia era sull'orlo del baratro ma Andersson segnò di nuovo il pareggio con un imperioso stacco di testa. Si andò ai rigori con la Svezia che sbagliò subito il primo con Hakan Mild. Alla fine della lotteria dei tiri dal dischetto però la Svezia non aveva sbagliato altri rigori, mentre il portiere Thomas Ravelli ne aveva parati 2 ai rumeni, divenendo l'eroe della giornata e consegnando alla propria squadra l'accesso alle semifinali. In semifinale però la Svezia ritrovò il Brasile, che stavolta era ben piú motivato che non nel girone dove aveva già la qualificazione in pugno. Nonostante avesse tenuto bene per gran parte della partita, la Svezia non riuscí ad impensierire i sudamericani in attacco: un'espulsione del romanista Jonas Thern compromise poi definitivamente la questione, consentendo ai brasiliani di riversarsi ancor di più in avanti ed a raggiungere all'80' il gol partita di Romario. Alla Svezia toccò la finalina contro la Bulgaria di Hristo Stoickov, eliminata in semifinale dall'Italia, che già aveva incontrato nelle qualificazioni. La Svezia vinse con un roboante 4-0, con la curiosità che i gol vennero tutti segnati nel primo tempo. Gli scandinavi vinsero la medaglia di bronzo, miglior piazzamento dell'argento iridato del 1958 e raggiunsero addirittura il 2° posto nel Ranking FIFA nel Novembre dello stesso anno. Gli svedesi furono inoltre la migliore squadra marcatrice del torneo con 15 gol. Lo stesso anno la squadra ricevette la Medaglia d'oro dello Svenska Dagbladet allo sportivo o alla squadra svedese capace di ottenere il risultato piú significativo dell'anno. 

Un risultato deprezzato dalla successiva mancata qualificazione al Mondiale di Francia 1998. Per rivedere gli scandinavi nella massima competizione universale per nazionali bisogna attendere il 2002, quando gli svedesi vengono sorteggiati nel girone con Inghilterra, Argentina e Nigeria. La Svezia concluse il girone da prima, pareggiando con inglesi ed argentini ed imponendosi 2-1 con gli africani. Risultati che fruttarono ai gialloblù la qualificazione agli ottavi dove vennero eliminati dal Senegal: passati in vantaggio con un gol di Henrik Larsson all'11', gli svedesi si fanno raggiungere da un gol di Henri Camara, che si ripete nei tempi supplementari segnando il Golden gol decisivo.

Nel 2006 la nazionale di Lars Lagerback dopo un girone di qualificazione concluso al 2° posto dietro la Croazia, viene pescata nel Gruppo B insieme ad Inghilterra, Paraguay e Trinidad&Tobago. A sorpresa la Svezia pareggia la partita inaugurale con Trinidad&Tobago ma si riscatta immediatamente nel secondo match battendo 1-0 il Paraguay e pareggiando 2-2 con l'Inghilterra, ottenendo così il secondo posto dietro agli inglesi. Il cammino della Svezia però si ferma già negli ottavi di finale perdendo con la Germania 2-0. Partita che gli scandinavi potevano riprendere anche dopo un calcio di rigore sbagliato da Henrik Larsson. 

Nel 2010 la Svezia non si qualifica per il Mondiale a causa del 3° posto raggiunto nel girone di qualificazione alle spalle di Danimarca e Portogallo. Lo stesso accade quattro anni dopo con gli svedesi eliminati ai playoff dai lusitani col punteggio complessivo di 4-2.

Arriviamo cosí ai giorni nostri, ovvero al 2016, dove la Svezia intraprende un nuovo progetto tecnico senza Zlatan Ibrahimovic. Le perplessità sono tante e si materializzano già alla prima partita del girone di qualificazione con la Svezia che viene sconfitta per 2-0 dall'Olanda: decide l'incontro una doppietta di Robben. La Svezia si riscatta alla 2a giornata asfaltando con un perentorio 8-0 il Lussemburgo: Berg (4 gol), Granqvist (doppietta), Lustig e Toivonen gli autori delle reti. Nel turno successivo la Svezia da seguito a questa vittoria battendo per 4-0 la Bielorussia: Forsberg, Nyman, Berg e Granqvist firmano il successo. Una vittoria che verrà cancellata dalla successiva sconfitta per 3-2 con la Bulgaria: Manolev porta in vantaggio i bulgari, ma Lustig al 29' pareggia; Kostadinov al 33' riporta in vantaggio la Bulgaria che poi viene nuovamente rimontata dagli svedesi che vanno a segno con Berg; nel finale Chochev sigla il gol che assegna la vittoria ai bulgari. Una sconfitta che brucia nei cuori degli scandinavi, che si riscattano battendo la Francia per 2-1: Giroud porta in vantaggio i transalpini, ma Durmaz e Toivonen ribaltano la situazione. Un successo che rinvigorisce gli scandinavi, i quali si ripetono nel turno successivo contro la Bielorussia: Forsberg (doppietta), Berg e Thelin consentono agli svedesi di festeggiare questa nuova vittoria. Un successo reso successivamente inefficace dalla Francia, che si riscatta battendo per 2-1 gli scandinavi: Forsberg illude i gialloblù, ma Pogba e Payet ribaltano la situazione permettendo ai transalpini di portare a casa questa importantissima vittoria. La Svezia non si fa intimorire da tale sconfitta ed infatti nella giornata susseguente torna a vincere battendo la Bulgaria per 3-0: Toivonen, Hiljemark e Lindelof firmano le reti dell'incontro. Il percorso degli scandinavi non si ferma qui, infatti nel turno successivo viene sconfitto anche il Lussemburgo con il punteggio di 1-0: decide Lustig al 58'. Si arriva cosí all'ultima partita del girone che vede gli scandinavi opposti all'Olanda. Gli svedesi hanno due risultati su tre e ciò li avvantaggia enormemente. La sfida termina 1-1 con Sneijder che risponde a Berg, e grazie a questo risultato la Svezia termina al 2° posto con 19 punti. Un piazzamento che le consente di sfidare ai playoff l'Italia, eliminata grazie ad un gol di Johansson. La Svezia si qualifica cosí per la 12a volta ad un Mondiale.

Di seguito vi proponiamo l'andamento avuto dalla nazionale svedese nel girone di qualificazione ed ai playoff:

Olanda - Svezia 2-0

16' Robben [r.] 40' Robben

Svezia - Lussemburgo 8-0

10' Granqvist [r.] 18' Berg 37' Berg 53' Berg 60' Lustig 67' Granqvist [r.] 71' Berg 76' Toivonen

Bielorussia - Svezia 0-4

18' Forsberg 24' Nyman 37' Berg 84' Granqvist [r.]

Bulgaria - Svezia 3-2

12' Manolev (B) 29' Lustig (S) 33' Kostadinov (B) 44' Berg (S) 79' Chochev (B)

Svezia - Francia 2-1

37' Giroud (F) 43' Durmaz (S) 94' Toivonen (S)

Svezia - Bielorussia 4-0

19' Forsberg [r.] 49' Forsberg 57' Berg 77' Thelin

Francia - Svezia 2-1

54' Forsberg (S) 57' Pogba (F) 65' Payet (F)

Svezia - Bulgaria 3-0

39' Toivonen 45' Hiljemark 58' Lindelof

Lussemburgo - Svezia 0-1

58' Lustig

Svezia - Olanda 1-1

43' Berg (S) 67' Sneijder (O)

PLAY-OFF

Svezia - Italia 1-0

61' Johansson

Italia - Svezia 0-0

Passiamo ora ad analizzare l'aspetto tecnico-tattico. La Svezia di per sé non é una selezione di grande talento, ancor di meno dopo il ritiro dalla nazionale di Zlatan Ibrahimovic, la vera stella della squadra. Il testimone è passato nelle mani di Emil Forsberg, classe '91, ala sinistra militante nel Lipsia. Andersson è solito schierarlo come esterno sinistro in un centrocampo a 4, che gli ha permesso di realizzare fino ad ora 4 gol con 2 assist. La Svezia però non trae la propria forza dal singolo, ma dal collettivo. Soprattutto contro l'Italia gli scandinavi hanno dimostrato tutta la loro compattezza difensiva, cosí come la pericolosità in ripartenza e sui calci piazzati. Gran parte delle speranze gialloblù passeranno per i piedi di Toivonen e Berg, i due centravanti titolari di questa nazionale, che spera di trovare in loro i gol decisivi per andare il piú avanti possibile nella competizione.

Andersson può contare però anche su altri elementi che dovrebbero essere cosí schierati (4-4-2): Olsen; Lustig, Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, Johansson, Larsson, Forsberg; Berg, Toivonen.

Una formazione che dovrà vedersela nel girone mondiale con Corea del Sud (18/6 alle 14), Germania (23/6 alle 20) e Messico (27/6 alle 16). Se il primo posto dovrebbe essere virtualmente occupato dai campioni del mondo, gli scandinavi possono sperare di piazzarsi alle spalle superando Messico e Corea del Sud, contando su una rosa complessivamente inferiore solamente ai teutonici.

Una rosa nella quale poteva esserci anche Zlatan Ibrahimovic, il quale dopo la qualificazione dei suoi connazionali aveva dichiarato:"Le possibilità che io giochi i Mondiali sono altissime". Immediata è arrivata la risposta del c. t.:"Zlatan ha lasciato la Nazionale nel 2016, se ora ci ha ripensato é lui a dover chiamare me. Io di sicuro non telefono a lui. Penso a concentrarmi sul lavoro ed alle cose concrete. Voglio far bene in Russia come contro l'Italia, e su una cosa non si discute: qui comando io, non ci sono dubbi su chi sceglie i giocatori, io". Una risposta non gradita da Zlatan, il quale ha replicato dichiarando:"Certo che vado, ma questa é l'unica cosa che posso dire perché altrimenti mi criticano, devo stare attento alle parole che pronuncio, però un Mondiale senza di me non sarebbe un Mondiale". Sulla questione è intervenuto anche il portiere di riserva, Johansson: "Ibra, come giocatore e persona, é molto individualista. Non so se verrà convocato. Comunque ci siamo qualificati al Mondiale senza di lui. Certo che se lo chiameranno giocherà bene, però la nazionale gioca molto in modo collettivo, mentre Zlatan é individualista, e le giocate per il gol, quando lui c'è, vengono sempre ideate attorno a lui, al contrario di adesso che privilegiamo il collettivo. É un modo differente di giocare". A mettere la parola fine alla questione ci ha pensato nuovamente il c. t.:"Zlatan ha rinunciato alla nazionale dopo l'Europeo, una decisione che io ho rispettato. Se ha deciso di lasciare la squadra, non penso che adesso dovrebbe tornare. In ogni caso lui non mi ha chiamato, ma non é sicuramente incluso nei piani per la Coppa del Mondo".

Zlatan o non Zlatan, la Svezia è al Mondiale e di sicuro si giocherà tutte le proprie chances per ribaltare i pronostici ed ottenere il risultato positivo migliore possibile. Non ci resta che attendere il calcio d'inizio, parola al campo.