Per la nona volta consecutiva la Corea del Sud ha ottenuto il pass per il Mondiale stabilendo il record di partecipazioni alla Coppa del Mondo per una squadra asiatica: dieci. Le Tigri Asiatiche sono ormai una realtà stabile del torneo organizzato dalla Fifa a cadenza quadriennale, ma l'ultima spedizione, quella brasiliana, non è stata di certo di successo. 

Quattro anni fa la Corea fu inserita nel girone con Belgio, Russia ed Algeria, tre squadre alla portata di una nazionale esperta e sempre solida. Tuttavia, i coreani delusero le attese e chiusero il gruppo H con zero vittorie ed un solo pareggio, quello contro la Russia all'esordio, perdendo di misura contro il Belgio e largamente contro l'Algeria, il match più semplice che li attendeva. Il destino non ha sorriso alla selezione asiatica durante il sorteggio dei raggruppamenti russi e se quello di Brasile 2014 era un turno abbordabile, quello che giocheranno il prossimo Giugno è molto più complicato. La Germania parte come favorita incontrastata al primo posto, Svezia e Messico si giocheranno le proprie chance contro gli asiatici, ma entrambe sembrano essere più solide e pronte rispetto ai ragazzi di Shin Tae-Yong. 

Il cammino verso la Russia

La strada verso la madre Russia non è stata di certo esaltante per la Corea che dopo aver vinto agevolmente il primo turno di qualificazione battendo Libano, Kuwait, Birmania e Laos - selezioni non certo di prima fascia - ha sofferto nel gruppo A rischiando di dover passare per la tagliola dei playoff. Le Tigri Asiatiche hanno ceduto la leadership del gruppo all'Iran, dominatore incontrastato del gruppo ed a cui la selezione di Yong non è mai riuscita a segnare un gol. A peggiorare la situazione sono state le sconfitte con Qatar e Cina, le selezioni peggiori presenti nel gruppo, che non solo hanno precluso a Son e soci di ottenere il primo posto, ma addirittura hanno messo in pericolo la qualificazione diretta. Per fortuna della Corea, però, la Siria non è riuscita ad imporsi sull'Iran e a strappargli il secondo posto. Il problema più grande visto nei match dei coreani è sicuramente la tenuta difensiva. Le dieci reti subite in altrettante partite parlano chiaro, soprattutto a fronte di attacchi non esaltanti, ed anche i cinque gol totali incassati contro Irlanda del Nord e Polonia sostengono questa tesi. Se quindi la difesa non regge, l'importante è trovare il modo di fare tanti gol e bisogna dire che la manovra coreana trova quasi sempre lo spunto giusto, potendo anche contare su un giocatore di sicuro valore come Son Heung-Min

La stella 

E' proprio l'attaccante del Tottenham la stella indiscussa della squadra. Con venti gol in sessantuno presenze è uno dei migliori attaccanti della propria nazionale ed è il faro della selezione per provare a sorprendere in un girone di ferro come quello che li aspetta in Russia. Son dovrà finalizzare il gioco della squadra che, verosimilmente, si schiererà con un 5-4-1 abbastanza difensivo per ovviare ai problemi della retroguardia e proverà a sfruttare Chang-hun Kwon e Jae-seong Lee sulle fasce per le ripartenze rapide. I movimenti in profondità del giocatore degli Spurs doneranno la possibilità di allungarsi rapidamente, ma quando necessario Son è capace anche di abbassarsi per prendere palla ed impostare lui stesso l'azione favorendo la corsa dei compagni di squadra. 

L'obiettivo

L'intenzione delle Tigri Asiatiche è di sbloccare la casella delle vittorie mondiali. Non sarà facile, ma se vogliono tornare a giocare una fase ad eliminazione diretta dei Mondiali dopo il 2002 ed il 2010 devono riuscirci. L'avversario più alla portata sembra essere la Svezia, squadra solida ma senza un vero e proprio punto di riferimento. La Corea farà quindi corsa sugli scandinavi e sul Messico, ma l'impressione è che serviranno almeno quattro punti per passare il turno.