Decide Rolando, al minuto 116. Vince il Salisburgo, ma passa il Marsiglia. La squadra di Rudi Garcia accede alla finale dell'Europa League uscendo indenne dalla trasferta in casa degli austriaci di Marco Rose, perfetti per 115 minuti prima di crollare sul corner di Payet. Dopo un primo tempo esemplare per gestione e controllo dei francesi, i padroni di casa salgono di colpi nella ripresa, sbloccano con Haidara prima di impattare con Schlager e sfiorare ripetutamente il tris. Un pizzico di imprecisione prima dei supplementari e della beffa finale, che premia il Marsiglia: la squadra francese si giocherà il trofeo con l'Atletico Madrid a Lione.
Garcia si affida al solito trio di trequartisti formato da Thauvin, Payet ed Ocampos, che stavolta agisce alle spalle della velocità di Germain. Lopez e Sanson la cerniera di centrocampo. Risponde Rose con Dabbur di punta con Gulbrandsen, Schlager alle spalle e Berisha e Haidara a fare da mezzali. Samassekou davanti alla difesa a quattro con Ramalho e Caleta-Car centrali.
Ritmi altissimi fin dal principio con il Marsiglia che non si accontenta affatto dei due gol di vantaggio dell'andata e spinge immediatamente sull'acceleratore sia in pressione che in fase di possesso palla. Rami sfiora il vantaggio da una parte sugli sviluppi di un corner, Ulmer mette paura alla difesa francese alla prima sortita offensiva degli austriaci, abile a sbrogliare la matassa creatasi. Il match sale di colpi dopo il decimo, con Dabbur che si mette in proprio con una discesa libera centrale: dopo due dribbling destro secco dal limite, Pele si salva in più tempi e con l'aiuto di Luiz Gustavo. Sul versante opposto è Sarr il più pericoloso con le scorribande sulla destra: da un suo cross nasce l'occasione per Sanson, il cui destro termina di poco a lato.
Con il passare dei minuti la pressione degli ospiti si affievolisce, con il Salisburgo che prende campo ma stenta a rendersi pericoloso dalle parti di Pele, con il reparto arretrato di Garcia che tiene senza particolari patemi. A dieci dal termine un errore in fase difensiva di Sarr offre al destro di Berisha - su punizione - l'opportunità di far male, ma Luiz Gustavo libera di testa. La squadra di Rose prova ad alzare il baricentro della propria azione, ma lascia spazi alle folate dei marsigliesi: Thauvin fa tutto bene sulla destra, tranne il suggerimento al centro per i compagni. E' l'ultima emozione di un primo tempo equilibrato, che termina sul punteggio di 0-0.
In avvio di ripresa ci si aspetta il Salisburgo protagonista, ma sono invece Germain ed Ocampos a mettere paura a Walke dalla parte opposta. In contropiede il Marsiglia fa il diavolo a quattro: Germain scambia con Payet, il quale gli pennella la sfera sul destro; piatto controllato, ma leggermente largo. Le squadre si allungano e ne beneficia lo spettacolo, con i padroni di casa che provano a togliersi un pizzico di pressione dalle spalle: Dabbur non trova l'appuntamento con la sfera in area, Haidara invece si mette in proprio e, dopo lo slalom al limite, batte Pele con un preciso destro sul primo palo. Gli austriaci, così come contro la Lazio, sfruttano entusiasmo ed inerzia per provare ad azzannare la preda: Ramalho da centrocampo impegna Pele, Dabbur non trova la porta.
Il Marsiglia accusa il colpo e rischia il crollo: Laimer sfonda sulla destra, Rami non libera l'area e serve inopinatamente Schlager, che controlla e calcia di destro; Sarr devia davanti a Pele, beffando il suo portiere: 2-0 e parità ristabilita. Garcia rivoluziona il suo Marsiglia, provando a dare vigoria a centrocampo con Zambo, ma non basta: è Hwang, l'altro neo entrato, a sfiorare il tris, con Pele che salva i suoi. La squadra di Garcia si scuote affidandosi alle giocate di Payet: il suo cross per Thauvin è perfetto, ma il colpo di testa dell'esterno transalpino termina sulla traversa. I francesi riprendono in mano il pallino del gioco nell'ultimo quarto d'ora e si riversano in avanti a caccia del gol qualificazione, ma non vanno oltre qualche pericoloso calcio da fermo di Payet. Si va ai supplementari.
Il primo squillo del prolungamento porta la firma di Anguissa, il cui destro di volo termina di poco a lato. Il Marsiglia sembra poter premere ulteriormente sull'acceleratore, ma il Salisburgo dimostra carattere e torna a sfiorare il gol qualificazione sugli sviluppi di un corner dalla destra, sul quale è Caleta-Car a svettare più di tutti, ma Pele salva l'OM. Si rivede anche Berisha su calcio di punizione, ma il suo destro è leggermente largo. Il secondo supplementare è molto più soporifero, con la paura di perdere che la fa da padrone in campo. Il Marsiglia tuttavia si fa preferire, con il Salisburgo che si rintana negli ultimi minuti nella propria metà campo. E' dal solito calcio d'angolo - inventato - di Payet che nasce il gol decisivo: Rolando si stacca dalla marcatura a centro area e, con un destro sbilenco, batte Walke e manda i francesi a Lione.