Burnley 0 – 0 Brighton
Terza partita di fila senza vittoria per il Burnley dopo un filotto di cinque gare a punteggio pieno: al Turf Moor Dyche vede i suoi ancora una volta appannati e fermati sul pari e reti bianche dal Brighton. Senza Propper e con Murray a partire dalla panchina, i Seagulls giocano una partita ordinata, precisa ed attenta, riuscendo a placare il 4-4-2 dei Clarets comandato da Barnes e Wood. Cork e Long, a metà primo tempo, sprecano le due occasioni più limpide del match, che per il resto scorre senza sussulti: Burnley ancora settimo, a -3 (ma con due partite in meno) dall’Arsenal, mentre gli ospiti aggiungono un punticino ad una salvezza costruita passo dopo passo.
Crystal Palace 5 - 0 Leicester City
Da una gara senza reti ad una stracolma di gol: il Crystal Palace annichilisce, davanti al pubblico amico, il Leicester City. I ragazzi di Puel, senza obiettivi da raggiungere se non il posizionamento a metà classifica, si sciolgono a Selhurst Park regalando agli avversari tre punti che li portano all’undicesimo posto. Ad aprire le marcature, al minuto 17, è Wilfried Zaha, bravissimo a chiudere, in area, una splendida azione corale infilando i piatto destro sotto la traversa. Il Leicester regge, prova a reagire, ma concede ancora il fianco prima della fine del primo tempo: altra azione di dialogo al limite dell’area, con Zaha che riceve da Van Aanholt e scarica su McArthur. Bello il destro incrociato, basso, che sorprende tutti e fa 2-0. Si rientra dagli spogliatoi, ed a complicare le cose per le Foxes è Marc Albrighton, espulso prima dell’ora di gioco per un fallo da ultimo uomo su Zaha. Questo mette sostanzialmente una pietra sopra alle speranze degli ospiti, che subiscono anche il cappotto nel finale: Loftus-Cheek, pescato oltre la linea da Sakho, salta Hamer ed apre la danza, continuata dopo tre minuti da Van Aanholt, bravo a ribadire in rete dal limite la respinta sull’uscita del portiere. Il punto esclamativo, a tempo scaduto, è il rigore guadagnato e trasformato da Benteke.
Huddersfield 0 - 2 Everton
Undicesimo punto nelle ultime quattro per l’Everton, che vince anche in trasferta ad Huddersfield, impedendo alla neopromossa di prendere spazio preziosissimo sulla zona retrocessione. Il 4-3-3 di Allardyce dimostra efficacia ed equilibrio con Vlasic e Walcott accanto a Tosun. Proprio il turco, dopo il brivido causato da Van La Parra alla mezz’ora, sblocca il risultato andando a segno dopo uno splendido contropiede, col tracciante destro che non lascia scampo al portiere. Nella seconda frazione, i tentativi dell’Huddersfield di conquistare un punto preziosissimo non trovano terreno, ed anzi, nell’ultimo quarto d’ora c’è spazio per il raddoppio Toffees: il subentrato Niasse sfonda a sinistra, vince un rimpallo ed apre dalla parte opposta. Tutta l’intelligenza calcistica di Baines sta nell’assist, perfetto, per far sfogare a Gueye il destro del 2-0. Vittoria ipotecata, Everton all’ottavo posto e Huddersfield che rimane impantanato a soli tre punti dal terzultimo posto.
Newcastle 0 – 1 WBA
Vittoria esterna anche per il West Bromwich Albion, che rimanda, abbastanza clamorosamente, la matematica certezza della retrocessione sbancando il St James’ Park di Newcastle. Ai ragazzi di Moore, in campo col solito 4-4-1-1 capitanato da Rondon, basta una rete alle porte della mezz’ora, quando, quasi casualmente, Livermore pesca Phillips sulla destra, e lo scozzese batte Dubravka col destro. Per i Toons nulla di grave, il decimo posto è ancora ben saldo, mentre gli ospiti dovranno vincere entrambe le gare rimanenti e sperare in un crollo di Stoke, Southampton e Swansea per centrare il miracolo salvezza.
Southampton 2 – 1 Bournemouth
Soton che, dal canto suo, non molla e conquista una vittoria altrettanto importante, al St. Mary’s, superando il Bournemouth. L’eroe del 4-4-2 di Hughes è Dusan Tadic, che battezza la gara al venticinquesimo, sfruttando un clamoroso contropiede concesso dalle Cherries. In due contro uno, Lemina fa tutto da manuale lanciando il compagno verso la porta. Il mancino è dolce e gonfia la rete. La risposta ospite arriva a pochi secondi dal duplice fischio dell’intervallo, da corner, quando la palla messa dentro spiove sul secondo palo e diventa buona per King. Il mancino, da due passi, è facilissimo soprattutto per un attaccante, si va alla pausa sulla parità. Appena otto minuti nel secondo tempo, un’altra ripartenza, dirattamente da lancio lungo del portiere, permette a Tadic di mettersi stavolta in proprio. Progressione e mancino di collo-esterno dal limite che rinnova le speranze di salvezza dei Saints.