L'Emirates ospita, questa sera, la gara d'andata della semifinale di Europa League tra Arsenal e Atletico Madrid. Fischio d'inizio alle 21.05, direzione affidata al francese Turpin. Per molti, questa è da considerare una vera e propria finale, stante il blasone delle due squadre impegnate e l'evidente divario tecnico e di personalità con Salisburgo e Marsiglia. Per entrambe, l'Europa League è un'ancora di salvataggio e la pressione può quindi giocare ruolo chiave. L'Atletico, destato dalla scoppola rimediata in Champions e ormai lontano dal Barcellona in Liga, non può permettersi errori, è questa l'occasione per mettere in bacheca un trofeo prestigioso. Il pari con il Betis non deve trarre in inganno, attenzione riposta sul rettangolo londinese. 

Discorso similare per l'Arsenal, che vanta sì un titolo - Community Shield sotto il sole d'agosto con il Chelsea - ma non può certo esporre un percorso d'eccellenza. La qualificazione alla prossima Champions è utopia - i ragazzi di Wenger sono sesti a undici lunghezze dal quarto posto - è alle porte inoltre un nuovo corso tecnico. Le quattro reti rifilate al West Ham possono galvanizzare l'ambiente e dare un pizzico di fiducia in più in vista dell'imminente impegno. 

Il cammino 

Pochi problemi per l'Arsenal, abile a superare il girone  - Colonia, Bate e Stella Rossa con i gunners -  con un bottino pressoché perfetto. Una sola sconfitta, per altro ininfluente, a dispetto di quattro vittorie e un pari. Nel primo turno ad eliminazione diretta, affermazione con lo Sporting, in sequenza i successi con Milan e Stella Rossa. 

Discorso diverso per l'Atletico. Tonfo inatteso in Champions - terza piazza alle spalle di Roma e Chelsea - discesa nel purgatorio dell'Europa League per salvare la stagione oltre i confini nazionali. Nella seconda competizione europea per club, biancorossi micidiali. Copenaghen e Lokomotiv ai piedi del Madrid, più equilibrato il doppio confronto con lo Sporting. 2-0 Atletico al Wanda Metropolitano, sconfitta di misura in Portogallo. 

Le probabili formazioni 

Arsenal 

4-3-1-2 per Wenger. Ozil è l'anello di congiunzione tra la mediana e gli avanti. Welbeck affianca Lacazette, nel comparto di mezzo spazio a Wilshere, Xhaka e Ramsey. Mustafi e Koscielny oscurano i pali, le corsie sono presidiate da Bellerin e Monreal. L'allenatore francese non può disporre del lungodegente Cazorla, di Elneny e della coppia Aubameyang - Mkhitaryan. 

Atletico M.

Gli unici problemi di Simeone albergano al largo. Occorre ricostruire l'esterno, mancano infatti Filipe Luis e Juanfran. Il tecnico argentino si affida a Vrsaljko e Lucas. Gabi e Saul illuminano la zona nevralgica, mentre a Koke e Correa il Cholo chiede intuzione e cambio di passo. Griezmann - in orbita United in vista del mercato estivo - è il fiore all'occhiello, la punta di diamante per infilare una retroguardia non sempre puntuale. Ultima il pacchetto l'ariete Diego Costa. In caso di atteggiamento più prudente, dirottamento al largo di Saul, con l'inserimento al centro di Thomas.