Dopo 28 anni il Tottenham si è preso il derby di Londra contro il Chelsea a Stamford Bridge. Una sconfitta molto pesante per la squadra di Antonio Conte, quinta in classifica e ora tre punti più lontana dagli Spurs, quarti. Per la precisione, a sette giornate dal termine, sono otto le lunghezze che il Chelsea dovrebbe recuperare per arrivare alla Champions League della prossima stagione. Difficile se non impossibile e a questo si aggiunge anche il futuro incerto dello stesso Conte a Stamford Bridge. Non è un mistero, infatti, che i rapporti con la dirigenza non siano straordinari e le pretendenti per lui non manchino.
Parlando a Fox Sports nel post gara, Conte non si sbottona sull'argomento: "C'è bisogno di un miracolo per la qualificazione in Champions? Otto punti a 7 giornate dalla fine sono tanti e vedendo le squadre che ci stanno davanti e come stanno andando non è semplice. Sapevamo che la situazione era complessa dall'inizio della stagione e si sta confermando tale. C'è poco da rimproverare ai giocatori dal punto di vista dell'impegno. Quest'anno in tante situazioni però non siamo stati determinati. Concedere il gol a 1 minuto dalla fine del primo tempo non è stato positivo. A livello di fiducia ha rotto qualcosa in noi. Abbiamo preso gol molto evitabile su una palla scoperta…
I cambi? La panchina era quella... Zappacosta aveva un problema al tendine, Pedro ha avuto un problema fisico che l'ha fermato ma non potevamo inventarci nient'altro. FA Cup? Non cambierebbe niente, siamo con la testa bassa e pedaliamo a duemila. A un certo punto ti devi dare delle spiegazioni e non impazzire perché non puoi cambiare delle situazioni che ci sono. Se mi immagino su questa panchina anche l'anno prossimo? Non devo immaginarmi niente, sapete quanto dura il mio contratto. Ripartire dopo questa sconfitta? Dobbiamo farlo, cercando di dare il massimo fino alla fine del campionato e vedere cosa raccogliamo". Nelle scorse settimane si è parlato del PSG pronto a ricoprire di milioni l'ex CT della Nazionale, ma se davvero si dovesse consumare la separazione tra Conte e il Chelsea la sensazione è che il mercato intorno al nome del tecnico sarebbe rovente.