Un pareggio nella sfida di cartello della serata di amichevoli internazionali, quella fra Germania e Spagna. L'1-1 dell'Esprit Arena di oggi per certi versi "nasconde" quello che è stato il livello qualitativo sensazionale della sfida, a tratti assolutamente alieno: il risultato sarebbe potuto essere ben più largo, se non fosse stato per gli interventi prodigiosi dei due portieri. Invece è successo tutto nel primo tempo: ha aperto Rodrigo Machado (con l'ausilio di Iniesta), ha pareggiato Muller (con una spettacolare) bomba da fuori. Male, specie per i tifosi della Juventus, soltanto l'uscita anticipata dal campo di un acciaccato Khedira: dalle prime sensazioni non dovrebbe trattarsi comunque di qualcosa di grave. Andiamo dunque a riepilogare quanto appena avvenuto.
Per quanto riguarda le formazioni iniziali, Joachim Loew opta per un 4-2-3-1. Ter Stegen difende i pali, Kimmich ed Hector sono i terzini con Boateng ed Hummels centrali. Khedira e Kroos fanno i mediani, con Muller, Ozil e Draxler che invece si muovono alle spalle di Timo Werner in avanti. La risposta di Julen Lopetegui è schierata con un 4-3-2-1 che vede De Gea in porta, difeso dai soliti: Carvajal, Piqué, Sergio Ramos e Jordi Alba. Thiago Alcantara è il regista, con Koke ed Iniesta a suo supporto: in attacco, tutta la qualità di David Silva ed Isco supporta la punta, Rodrigo.
Il fattore campo non pesa più di tanto in avvio: gli ospiti impongono fin da subito il proprio stile di gioco, optando per una tranquilla costruzione dal basso e mostrando come al solito grande personalità. Alla prima occasione buona, ciò porta allo 0-1: solito gran passaggio dal centro-sinistra fra le linee per Iniesta, che mette Rodrigo tutto solo davanti alla porta. Il centravanti del Valencia incrocia poi col mancino e batte così Ter Stegen nell'uno-contro-uno. Il copione del match è chiaramente indirizzato, ma i tedeschi non si scompongono e con la loro qualità controbattono ad una situazione potenzialmente molto complicata. Il livello tecnico della sfida risulta - come da aspettative - dunque altissimo, ma anche l'intensità è tale che difficilmente arrivano delle palle gol.
Gli spagnoli però man mano perdono il controllo della sfida ed il punteggio in breve tempo cambia in funzione di questa situazione. A sbloccare l'equilibrio è un'altra splendida giocata di uno dei tanti campioni in campo, che stavolta il gol non lo serve ma lo fa da solo: Thomas Muller, dopo il tocco orizzontale di Khedira, calcia dai 20-22 metri sul centro-destra ad incrociare, andando a trovare l'incrocio dei pali. Un arcobaleno su cui De Gea non può nulla, un pareggio che sarà anche il risultato parziale al duplice fischio dell'arbitro. La ripresa si apre invece con due infortuni, purtroppo, che capitano in rapida successione a Gerard Piqué e Sami Khedira: problemi muscolari che portano i rispettivi tecnici a concludere anzitempo la partita di questi giocatori, per cautela.
Il secondo tempo non è però solo fatto di dolori, ma anzi propone altri momenti di grande piacere. Entrambe le fazioni si sbilanciano un po' con l'obiettivo di trovare un gol che sarebbe pesantissimo e il confronto diventa davvero bellissimo: Draxler è il primo a sfiorare il 2-1, con una conclusione a giro dopo un'azione tipica per un'ala, con De Gea strepitoso in tuffo nella circostanza a negargli il vantaggio. Altrettanto bravo è poco dopo Ter Stegen sul colpo da biliardo di Isco, da poco meno di sedici metri, a respingere la conclusione indirizzata verso l'angolo basso alla sua destra. Anche Werner è protagonista di un'occasione da gol potenziale su un filtrante splendido di Draxler, ma calcia rasoterra sul lato esterno della rete corrispondente al primo palo.
La grande occasione per la Mannschaft arriva però poco dopo. Siamo al 65esimo quando, da palla inattiva, il solito Kroos mette un pallone scodellato verso il secondo palo, precisamente sulla testa di Mats Hummels il quale colpisce bene a scavalcare il portiere avversario, ma coglie la parte superiore della traversa. Si tratta dell'ultimo episodio di una certa fase del duello, interrotta dalla serie di cambi che finiscono per rompere un po' il ritmo che si era venuto a creare: proprio uno dei neo-entrati, Diego Costa, sugli sviluppi di una mischia va vicino al 2-1 nel quarto d'ora finale. Il tutto va dunque spegnendosi senza grossi colpi di scena negli ultimi minuti: quando Collum fischia tre volte, il tabellone dice 1-1.