La gara che chiude il programma degli ottavi di Champions League è quella che si gioca al Camp Nou, dove il Barcellona attende il Chelsea dopo l’1-1 dell’andata firmato da Willian e da Messi. I Blues hanno disputato probabilmente la loro miglior partita a Stamford Bridge, trovando la rete solamente dopo aver colpito due pali, sempre con il brasiliano ex Shakhtar Donetsk, imbrigliando i blaugrana e senza mai rischiare, salvo poi dover pagare dazio sull’unica sbavatura della difesa incassando il goal di Lionel Messi.

Per la squadra di Ernesto Valverde resta ancora vivo il sogno Triplete: in Liga il successo contro l’Atletico Madrid ha mandato in fuga il Barça a +8, vantaggio rimarcato espugnando la Rosaleda in un match sempre ostico come quello con il Malaga – senza Messi, impegnato a dare il benvenuto al suo terzogenito Ciro -, la finale di Copa del Rey contro il Siviglia di Montella è fissata per il 21 aprile ed in Champions bisogna sfruttare il turno casalingo ed il risultato di Londra, a conti fatti positivo. Antonio Conte invece si è rialzato in Premier League dopo le due sconfitte di fila contro le due di Manchester battendo 2-1 il Crystal Palace – non senza patemi – in casa, ma la classifica resta ancora deficitaria visto che i 56 punti equivalgono ad un quinto posto, a -4 dal Tottenham quarto – ultima posizione utile per accedere alla prossima Champions League; domenica il Chelsea va a Leicester per i quarti di finale di FA Cup, unico trofeo realmente raggiungibile per i Blues, prima di giocarsi tutto contro gli Spurs a Stamford Bridge il primo aprile al rientro dalla sosta per le nazionali.

A Stamford Bridge, goal di Messi su assist di Iniesta | www.twitter.com (@FCBarcelona)
A Stamford Bridge, goal di Messi su assist di Iniesta | www.twitter.com (@FCBarcelona)

L’1-1 dell’andata costringe i londinesi a dover cercare verosimilmente la vittoria, anche se un pareggio con almeno due goal per parte li qualificherebbe – come il 2-2 centrato nell’ultimo precedente in assoluto al Camp Nou il 24 aprile 2012 che valse agli uomini allenati allora da Roberto Di Matteo l’accesso alla finale, poi vinta ai rigori contro il Bayern Monaco; il Barcellona però ha perso soltanto due volte in casa contro avversarie inglesi, ed entrambe contro il Liverpool: nella semifinale d’andata della Coppa UEFA 1975-76 – 0-1 – e nell’andata degli ottavi della Champions League 2006-07 – con Bellamy e Riise a ribaltare l’iniziale vantaggio di Deco.

Sponda Barcellona

Il grande dubbio della vigilia per il Barcellona riguarda la presenza o meno di Andres Iniesta: il centrocampista, infortunatosi contro l’Atletico al bicipite femorale destro, si è allenato con il gruppo, ma è da vedere se Valverde lo rischierà; se non ce la farà, pronto Paulinho. Chi scenderà in campo è sicuramente Messi, tornato a disposizione dopo la nascita del figlio e pronto a replicare il goal dell’andata, il suo primo al Chelsea in 9 presenze; accanto a lui in avanti ci saranno Suarez e Dembèlè – Coutinho, autore di una rete di tacco con il Malaga, non è eleggibile per la Champions.

Sponda Chelsea

Antonio Conte dovrebbe continuare ad affidarsi all’undici proposto all’andata, che non prevede la presenza di Alvaro Morata: nella conferenza di vigilia il tecnico salentino ha lasciato aperta la possibilità di vederlo in campo, ma è probabile che il tridente offensivo sarà formato da Willian, Pedro e Hazard. A centrocampo, al fianco di Kantè c’è Fabregas – in vantaggio su Drinkwater -, mentre in difesa Christensen – autore dell’errore sul goal di Messi all’andata – giocherà nel mezzo, con Azpilicueta e Rudiger ai suoi lati.