Massimo risultato con il minimo sforzo. Si può semplificare così il pomeriggio del Manchester City: Chelsea battuto 1-0 grazie al goal in avvio di ripresa di Bernardo Silva e sempre più fuga in classifica. Il canovaccio della gara è chiaro fin dalle prime battute, con i Citizens a fare la partita con il possesso palla prolungato ed i Blues costretti a chiudersi e difendersi, cercando di contrattacare in contropiede. Per la verità di occasioni di ripartire gli uomini di Conte non ne hanno – l’unico pericolo creato è un tiro cross di Willian a metà primo tempo respinto dalla chiusura dei centrali padroni di casa – e la banda di Guardiola ha gioco facile, nonostante fatichi a costruire palle goal – la chance più limpida è un sinistro a giro di Bernardo Silva che termina alto di pochissimo – grazie alla concentrazione ed all’organizzazione difensiva degli ospiti.
Appena comincia il secondo tempo però la distrazione di Christensen costa cara ai suoi, perché Aguero ne approfitta per premiare la sovrapposizione di David Silva, il quale serve a sua volta l’inserimento dell’omonimo portoghese che colpisce sporco con l’esterno sinistro e supera un incolpevole Courtois. Da qui è quasi un monologo Sky Blue fatto di possesso – oltre il 70% a fine match – e di controllo, andando al tiro in un altro paio di circostanze con David Silva – attento Courtois -; la pioggia contribuisce ad abbassare i ritmi ed i tanti cambi non incidono sull’andamento e, dopo un brivido per Ederson causato da un sinistro volante di Marcos Alonso, Michael Oliver pone fine alla contesa. In una giornata pur non brillantissima, il Man City porta a casa il bottino pieno, guidato da un David Silva in versione leader assoluto, che fa le veci di un De Bruyne appannato, e da un Sanè praticamente imprendibile; difesa non particolarmente sollecitata ma sempre attenta, con Otamendi e Laporte che mostrano una buona intesa.
Pep Guardiola può così festeggiare la 25esima vittoria in 29 giornate di Premier League – la 14esima consecutiva in casa – e vola a +18 dal Liverpool secondo – in attesa di Crystal Palace-Manchester United. A livello aritmetico, il City ha bisogno di altri 4 successi nelle 9 partite che mancano per essere matematicamente irraggiungibile dagli inseguitori – a patto che questi ultimi le vincano tutte – avendo anche la possibilità di festeggiare il 7 aprile proprio nel derby contro i Red Devils. Praticamente archiviata la questione campionato, il manager catalano può concentrarsi esclusivamente sulla Champions League: l’ottavo di ritorno con il Basilea è una pura formalità visto lo 0-4 del St. Jakob-Park, perciò la testa va ai possibili incroci nei quarti, con le sue ex Barcellona e Bayern Monaco come primi spauracchi.