Uno spagnolo ferma gli spagnoli. David De Gea è l’uomo copertina del match tra Siviglia e Manchester United, valevole per l’andata degli ottavi di finale di Champions League. Al Ramon Sanchez Pizjuan finisce 0-0 solamente grazie alle straordinarie parate del numero 1 dei Red Devils, che si esibisce in autentici miracoli, soprattutto nel primo tempo: dopo un bel tuffo su Muriel ad inizio partita, l’ex Atletico Madrid salva il risultato nello spazio di un minuto - tra il 45’ ed il 46’ - su due colpi di testa ravvicinati, prima di N’Zonzi e poi ancora sull’ex attaccante della Sampdoria. Nella ripresa non succede praticamente nulla, se non la chance firmata Sarabia – sempre di testa – che non inquadra la porta ed un calcio di punizione di Rashford a lato, e la gara termina così a reti bianche, con la designazione della qualificata ai quarti di finale rimandata a Old Trafford.

Josè Mourinho, nel post partita, ha dichiarato: “Abbiamo controllato il gioco dall’inizio alla fine. De Gea ha fatto solo una parata, tutti gli altri tiri del Siviglia non sono stati pericolosi”. A dispetto di ciò che dice lo Special One, lo United ha rischiato più volte di andare sotto e viceversa non è riuscito a creare grossi pericoli dalle parti di Sergio Rico. Come alibi per il manager portoghese c’è la grande quantità di assenze: in difesa mancavano Jones, Rojo, Blind e Shaw – Bailly rientrava da un lungo infortunio ed è rimasto 90’ in panchina -, a centrocampo Herrera è dovuto uscire dopo poco più di un quarto d’ora per infortunio ed è entrato Paul Pogba, anche lui non al meglio delle condizioni fisiche e non molto concentrato dal suo ingresso in avanti.

A livello di prestazione comunque, in pochi si conquistano la sufficienza, oltre ovviamente a De Gea: il classe ‘96 Scott McTominay ha dimostrato buona personalità in mezzo al campo, pur non supportato dai compagni di reparto Matic e Pogba, mentre - con qualche riserva - Smalling ha perlomeno limitato le avanzate sevillistas. La delusione più grande riguarda il reparto offensivo: Lukaku ha fallito un’ottima occasione a metà primo tempo non inquadrando la porta da posizione perfetta senza alcuna marcatura, Mata è rimasto totalmente avulso dalla partita e Alexis Sanchez non è riuscito a creare pericoli, anche se è stato quello che ci ha provato con maggior convinzione. Sotto il 6 anche le prove di Lindelof, Valencia e Young, così come quella di Matic.