Dopo la prima, frizzante serata, arriva il bis sul tavolo di tutti gli appassionati di calcio europeo: seconda giornata degli ottavi di finale di Champions League, in campo Porto e Liverpool.
Portoghesi che si presentano in buona forma all'evento: un pari e tre vittorie consecutive dopo l'eliminazione, ai rigori, dalla semifinale di Taca da Liga per mano dello Sporting. I Dragões, nonostante una partita in meno (la trasferta di Estoril, sospesa all'intervallo sull'1-0 per un cedimento della tribuna ospiti che rischiava di diventare tragedia) comandano la Primera Liga, potendo amministrare due punti di gap sulle due di Lisbona, Benfica e Sporting, e sono reduci da un rotondo 4-0 inflitto a domicilio al Chaves.
Nella fase a gironi, i portoghesi sono usciti indenni dal girone G, uno dei più folli ed incerti: dopo aver trovato una vittoria e due sconfitte nelle prime tre, gli ottimi risultati su Lipsia e Monaco ed il prezioso pari esterno con il Besiktas hanno permesso agli uomini di Conceicao di conquistare 7 punti cruciali per chiudere al secondo posto proprio dietro i turchi, autori di un percorso assolutamente sorprendente e tuttora imbattuti nella competizione. Le urne di Nyon non sono state benevole, ma nemmeno così perfide, e sicuramente i bianco-blu potranno dire la loro nella sfida al Liverpool.
Già, i Reds, una delle squadre più discontinue di questa stagione: picchi di calcio sublime, capace di unire bel gioco e risultati schiaccianti, alternati a blackout piuttosto preoccupanti. Dopo aver conquistato cinque vittorie consecutive a cavallo di capodanno, fermando con un clamoroso 4-3 ad Anfield il Manchester City, gli uomini di Klopp si sono arrestati piuttosto bruscamente, perdendo prima in Premier con lo Swansea ultimo e poi in FA Cup contro il WBA. Sette punti nelle ultime tre, con la vittoria sul Tottenham sfumata all'ultimo secondo, possono tranquillizzare i tifosi, ma i rossi del Merseyside sono già fuori da tutte le competizioni, ed un improbabile cammino da outsider in Champions è l'unica occasione di portare a casa un trofeo in stagione.
Tre vittorie e tre pareggi nella fase a gironi per il Liverpool, che ha chiuso come da previsioni al primo posto, ma non senza patemi: la clamorosa rimonta del Siviglia alla penultima giornata, da 0-3 a 3-3, costringeva i Reds a non poter sbagliare, ad Anfield, contro il Maribor. Detto fatto, 7-0 in carrozza e qualificazione in cassaforte.
Per quanto riguarda le ultime dal campo, Sergio Conceicao è tormentato dai soliti problemi muscolari di Aboubakar, che cerca un recupero in extremis. Per difendere l'imbattibilità che, nei tempi regolamentari, è arrivata a 24 partite consecutive, il tecnico portoghese punterà verosimilmente sul solito 4-4-2: José Sa tra i pali, Pereira e Telles sulle fasce, con Marcano e Reyes a proteggere l'area di rigore. La diga di centrocampo è formata da Herrera e Sergio Oliveira, mentre saranno Brahimi e Ricardo a fornire qualità sulle fasce. Marega-Soares la possibile coppia di attaccanti.
Porto (4-4-2): José Sá; Maxi Pereira, Marcano, Reyes, Alex Telles; Ricardo, Sérgio Oliveira, Herrera, Brahimi; Marega, Soares. All. Conceicao
Dall'altra parte Jurgen Klopp non dovrebbe, dal canto suo, snaturare il suo 4-3-3: oltre al lungodegente Clyne mancherà lo squalificato Emre Can, ma il tecnico tedesco sembra intenzionato a schierare la mediana più offensiva possibile, con Henderson unico perno difensivo e Oxlade-Chamberlain da mezzala assieme a Wijnaldum. Davanti solito tridente delle meraviglie, Mané e Salah a supporto di Roberto Firmino, mentre la linea a quattro vedrà ancora i due giovani terribili correre sulle fasce: Alexander-Arnold a destra, Robertson a sinistra, Lovren e Van Dijk garantiscono copertura a Karius.
Liverpool (4-3-3): Karius, Alexander-Arnold, Lovren, Van Dijk, Robertson; Oxlade-Chamberlain, Henderson, Wijnaldum; Mané, Firmino, Salah. All. Klopp