Si è aperta, alle ore 13:30 locali, la 27esima giornata di Premier League. Lo ha fatto con la gara più attesa, il North London Derby, in cui il Tottenham ha battuto l'Arsenal per 1-0 con grande merito. Un saggio dei principi di gioco per i vincitori, specie nel secondo tempo, dopo una prima frazione un po' balbettante; partita solo difensiva invece per i rossi, complessivamente nulli dalla trequarti in su. Ha spezzato gli equilibri soltanto il solito Harry Kane, di testa, con i suoi rei semplicemente di aver sprecato qualche palla gol di troppo. La Juve è avvisata per gli ottavi di Champions di martedì: di seguito, il racconto di questa contesa.
Mauricio Pochettino opta per un 4-2-3-1 all'inizio del match: in porta c'è Lloris, davanti a lui Trippier, Sanchez, Vertonghen e Davies. Dier e Dembelé si muovono da mediani, con Eriksen, Alli e Son fra le linee ad innescare il solito Harry Kane, punta. La risposta di Arsène Wenger è schierata invece con un 4-3-2-1 che vede Cech alla base, Bellerin e Monreal terzini, Koscielny e Mustafi centrali. In cabina di regia c'è Xhaka, supportato da Elneny e Wilshere; Ozil e Mkhitaryan si muovono invece alle spalle di Pierre-Emerick Aubameyang.
Come al solito per quello che riguarda questo confronto, all'inizio l'atmosfera è elettrica, molto tesa. Gli Spurs scelgono di non cambiare i propri principi di gioco per l'occasione, forzando come sempre la giocata sulle fasce, mentre a sorpresa la controparte si snatura un po' e sceglie un atteggiamento più umile, abbottonato, alla ricerca degli spazi in ripartenza. Stentano le palle gol vere nella prima fase, le difese hanno quasi sempre la meglio in tutte le circostanze; al 27esimo è un movimento di Kane, innescato da un traversone di Eriksen dal centro-sinistra, a far tremare Cech: il colpo di testa dell'inglese, non facile ma da distanza favorevole, termina alto. C'è spirito di sacrificio da parte degli ospiti, ma nulla di concreto in avanti, salvo un destro dal limite di Bellerin largo non di moltissimo: la sensazione è che, nell'intensità, manchi l'ultimo passaggio per ambo le fazioni, complice anche due retroguardie molto solide. Il primo tempo termina così senza reti, tutto sommato giustamente.
Nella ripresa il copione non sembra assumere tratti differenti, ma sin dalle prime battute Ben Davies spinge un po' di più sulla corsia: è da una sua iniziativa che al 49esimo arriva l'1-0. Cross dalla trequarti per l'inglese, che trova il connazionale Harry Kane sul secondo palo (più o meno al limite dell'area piccola): in cielo il numero dieci incrocia e trova l'angolo buono per il gol del vantaggio. L'inerzia della gara ora fa soffrire i Gunners, che in una situazione simile rischiano di tracollare poco dopo: stavolta il traversone arriva dall'altro terzino, Trippier, e muovendosi verso il centro dell'area, in tuffo, stavolta l'attaccante la spedisce di poco a lato. Non si arrende però l'Uragano, che con una bomba in sforbiciata poco dentro la zona calda di destro trova solo le mani di Cech sulla sua strada verso la doppietta, per un corner.
Non sarà l'ultimo intervento del portiere ex Chelsea in una fase della partita in cui, spinti anche dal proprio pubblico, i Lilywithes creano occasioni in serie: prolunga la lista Eriksen calciando perfettamente una punizione, a venti metri di distanza dal bersaglio sul centro-sinistra, con solo un grande intervento proprio del ceco a dirgli di no a mano aperta quasi all'altezza dell'incrocio. Wenger, in palese crisi, si sbilancia anche offensivamente con l'inserimento di Iwobi e Lacazette; i risultati si vedono subito, con una transizione che lascia spazio a Wilshere sulla lunetta. Palla molto angolata, ma Lloris blocca lo stesso in due tempi. Un segnale di vita a cui Pochettino risponde con l'ingresso di Lamela al posto di uno spento Son, quando ci avviamo agli ultimi venti minuti del duello.
Proprio el Coco, al suo primo pallone giocato, mette un grandioso passaggio per Dele Alli che, all'uno-contro-uno con Cech, sbaglia la conclusione spedendo la sfera a lato, forse tentando un complicato aggancio anziché la conclusione di prima. L'argentino si metterà poco dopo in proprio, ma anche lui non riuscirà a superare l'uscita del portiere avversario. Un po' più difficile il possibile match-point che capita di prima intenzione a Trippier, ma che impegna ancora l'estremo difensore degli Scousers, i quali a sorpresa non producono assolutamente nulla in attacco. Il match si spegne, così, solo con una grande chance per Lacazette, che incrocia troppo la sua conclusione in pieno recupero nell'uno-contro-uno con Lloris, poco dopo che c'era stata anche un'ulteriore palla per Lamela, che con la sua rasoiata aveva stretto però troppo la realizzazione: il risultato finale sarà dunque di 1-0.