L’obiettivo è chiaro, è sempre lui, ma la trattativa continua ad essere difficoltosa. L’Arsenal ha scelto Pierre Emerick Aubameyang come successore di Alexis Sanchez nell’attacco dei Gunners, solo che il Borussia Dortmund non intende arretrare di un passo. L’accordo fra Arsène Wenger e l’attaccante gabonese c’è già, sulla base di un contratto fino al 2021 da circa 10 milioni di euro a stagione, ma il club tedesco non si schioda dalla richiesta di 70 milioni per la cessione del cartellino. La prima offerta ufficiale dell’Arsenal è stata di 45 milioni più altri 5 di bonus, rispedita al mittente, mentre la seconda verrà alzata a 50 fissi con ulteriori 8 variabili, non ancora abbastanza. Nemmeno l’inserimento nell’affare di Olivier Giroud scalfirebbe la posizione del BVB, tanto che secondo le ultime indiscrezioni i dirigenti gialloneri sarebbero addirittura infastiditi dalle reticenze degli inglesi ad alzare la proposta.
Aubameyang è in rotta con il Borussia da diverso tempo e la soluzione migliore sarebbe quella di separarsi; giustamente però la società vuole ricavare il più possibile da questa operazione. La richiesta era stata soddisfatta dal Guanghzou Evergrande di Fabio Cannavaro che aveva offerto 75 milioni di euro in totale per portare l’ex Milan in Cina, salvo poi saltare tutto per via delle regole interne della federcalcio cinese – seguite poi dal comunicato del club in cui veniva smentita qualsiasi trattativa.
Mancano 6 giorni al termine della finestra invernale di mercato e se non si troverà una soluzione, Aubameyang trascorrerà i prossimi 6 mesi da separato in casa: il gabonese non scende in campo con i compagni dallo scorso 16 dicembre contro l’Hoffenheim prima della sosta dopo aver collezionato due mancate convocazioni contro Wolfsburg ed Hertha Berlino alla ripresa della Bundesliga; l’Arsenal invece rischia di non avere alcun rimpiazzo del neo Red Devil Sanchez, perlomeno in termini di reti segnate visto che Mkhitaryan non è di certo un bomber.