Alexis Sanchez è ufficialmente un giocatore del Manchester United. Termina quindi la telenovela sulla nuova squadra dell'attaccante cileno che come noto ormai da mesi lascia l'Arsenal. I Red Devils aumentano notevolmente la loro qualità offensiva, già al top della Premier League, e provano a lanciare l'inseguimento disperato ai cugini del City, a cui peraltro hanno strappato la firma del Nino Maravilla.
L'acquisto di Sanchez, però, è anche un notevole step verso la Coppa Campioni visto che il cileno potrà presenziare sul più grande palcoscenico europeo. L'Arsenal, infatti, non ha centrato la qualificazione alle Champions League lo scorso anno e questo rende eleggibile l'ex Udinese che si va ad affiancare a Lukaku, Rashford, Ibrahimovic, Martial, Pogba e i tanti altri giocatori di livello mondiale presenti nella rosa dei Red Devils. Al cileno va la mitica numero sette, la maglia vestita dai più grandi campioni passati per la sponda rossa di Manchester, da George Best a Cristiano Ronaldo, passando per le spalle di Eric Cantona e David Beckham.
"Sono eccitato all'idea di aver firmato con il più grande club del mondo. All'Arsenal ho passato tre splendidi anni e mezzo e mi porterò dietro dei bei ricordi. Non potevo rifiutare la proposta di giocare per questi colori, in questo stadio e sotto la guida di un tecnico come José Mourinho", le parole di Sanchez.
Ladies and gentlemen, please take your seats. Introducing #Alexis7…#GGMU #MUFC @Alexis_Sanchez pic.twitter.com/t9RIIx4mE4
— Manchester United (@ManUtd) 22 gennaio 2018
Percorre la strada opposta Henrik Mkhitaryan, arrivato a Manchester dal Dortmund senza però mai impressionare. I Gunners trovano la conclusione perfetta per il rapporto con Sanchez. La possibilità di perderlo a zero e di dover tirare fuori i soldi per arrivare al suo sostituto erano elevatissime, ma lo scambio messo a punto con lo United risolve la questione, anche se l'armeno non è ovviamente al livello del cileno.
Love that, @HenrikhMkh - we're delighted to have you here pic.twitter.com/PDABMfhsNx
— Arsenal FC (@Arsenal) 22 gennaio 2018