Il Tottenham di Pochettino torna in campo dopo alcuni giorni di riposo. Ultimo impegno il 26 dicembre, 5 reti al Southampton, mattatore Harry Kane, con tre segnature. Il secondo sigillo consecutivo, dopo lo 0-3 rifilato al Burnley. Il KO con il City è ormai alle spalle, ma la classifica non sorride ancora agli Spurs, sesti. I punti di ritardo dal Liverpool - ieri vincente al tramonto - sono sette, due le partite in meno. Con questo scenario, la sfida del Liberty Stadium diventa vitale. Occorre raccogliere l'intera posta, perché tra due giorni è in programma il recupero con il West Ham. 

La differenza, abissale, di classifica non deve trarre in inganno. Non è una partita facile, perché lo Swansea, ventesimo e ultimo, si presenta con la bava alla bocca, costretto a lottare per uscire da una situazione difficile. Con il Watford, successo fondamentale. 1-2, firme di Ayew e Narsingh. Il quartultimo posto del Palace dista tre punti, c'è tempo e spazio per ricucire. Il calendario - Newcastle, Liverpool e Arsenal, questi i prossimi impegni - costringe Carvalhal a cercare punti anche in partite sulla carta da bollino rosso. 

Pochettino non ha grossi problemi di formazione, può quindi valutare con tranquillità una distribuzione adeguata tra l'incontro odierno e quello in agenda il 4 di gennaio. Kane è il terminale, il trascinatore, alle sue spalle si muove una batteria a tre unità. Son, Dele Alli e Eriksen, un perfetto frullato di corsa e qualità. Sissoko occupa la mediana con Dyer, al centro della difesa Vertonghen e Davinson Sanchez. I laterali sono Aurier e Rose. Non è a disposizione Alderweireld, Dembélé ha qualche piccolo fastidio fisico. 

Atteggiamento prudente per lo Swansea. Naughton è out per squalifica, 4-5-1, con McBurnie a lottare tra le maglie della difesa ospite. Gli esterni sono Dyer e Narsingh, fondamentale il loro lavoro in fase di ripartenza per evitare 90 minuti in apnea. Mesa, Carroll e Fer nella zona nevralgica, Fabianski gode della protezione di Mawson e Fernandez. I terzini sono Rangel e Olsson.