Il Tottenham rimanda ancora l'appuntamento con la vittoria, che in casa Spurs manca ormai da un mese. Mediocre la prestazione degli uomini di Pochettino che passano in svantaggio, colpiti da un colpo di testa del difensore Kabasele prima di reagire e pareggiare con l'attaccante tascabile sudcoreano Son. Poi gara equilibrata, con gli Hornets che sono andati molto più vicini alla vittoria rispetto agli avversari. Grida ancora vendetta il legno colpito nella ripresa dal colored Doucourè.
Il Watford prova a sorprendere gli Spurs, schierandosi in campo con un 3-4-3 parecchio spavaldo. In attacco, accanto all'ex Udinese Pereyra, ecco Deeney e Richarlison. Cleverley e Doucourè a protezione della difesa. Il Tottenham, che non vince da inizio novembre, prova a rialzarsi e dimenticare le ultime recenti delusioni, forti. Deve assolutamente dare un segnale alla concorrenza, ed a Vicarage Road è 4-2-3-1 ultra offensivo. Pochettino si affida a Kane prima punta, con il trio Son, Dele Alli ed Eriksen a supporto.
Ritmi non altissimi in partenza, la paura di fallire ancora regna sovrana tra le fila degli Spurs. I due blocchi del Watford - difesa e centrocampo - limitano gli avanti del Tottenham, mentre sul lato opposto è Richarlison l'uomo più fantasioso. Primi 10' di nulla, poi a scuotere il torpore di Vicarage Road ci pensa Kabasele al 13' che sugli sviluppi di un corner di Cleverley, anticipa tutti e trafigge Lloris. Male, malissimo la disposizione difensiva degli uomini allenati da Pochettino. I londinesi, incassato il gol, ci impiegano un pò per reagire. Rischiano di subire il secondo schiaffo per mano di Richarlison, in rovesciata, prima di trovare il pareggio al 25' con Son, il quale realizza un gol facile facile su servizio di Eriksen. Possesso palla Spurs, il Watford si limita ad attendere gli avversari nella propria metà campo per poi accendersi in contropiede con i suoi centrometristi. Al 37' Doucourè mette paura a Lloris: inserimento con i tempi giusti, destro potente che sibila il palo alla destra del portiere francese. tanta birra in corpo per il mediano giallonero. Tottenham, in difficoltà dopo lo 0-1, reagisce ma comunque denota ancora problemi mentali, troppo bloccato, incapace di sfruttare il suo infinito arsenale offensivo.
Inspiegabilmente, il secondo tempo sembra essere più una corrida che una partita di calcio. Tanti falli, qualcuno anche piuttosto duro, poco calcio. Kabasele entra male su un avversario, giallo sacrosanto. Fa peggio al 7' il centrale degli Spurs Sanchez che autore di una gomitata viene espulso, lasciando i compagni in 10. La tensione in campo si avverte, la posta in palio è alta. Pochettino risistema i suoi col 4-3-2, lasciando in attacco Son e Kane, ma i due si vedono troppo poco. Al 60' il punteggio è sempre uno pari, di occasioni da gol neanche l'ombra. Poi, tutto ad un tratto, Doucourè con una botta terrificante di destro colpisce il palo. Per una questione di centimetri gli Hornets falliscono il punto del due a uno. Sarà la chance più ghiotta per il Watford, che poi ci riprovano nel finale con la conclusione centrale dell'ex di turno Capouè. Gli uomini di Pochettino si accontentano del pareggio, ed in inferiorità numerica si limitano a chiudere gli spazi, evitando di uscire con le ossa rotte dal Vicarage Road. 1-1 il finale, seppur i padroni di casa chiedano con insistenza - e giustamente - un calcio di rigore per un fallo di mano di Dyer al 94'. Pareggio che va maggiormente bene agli uomini di da Silva, i quali continuano a cullare sogni di Europa. Male il Tottenham, non ancora guarito.