Altra succulenta giornata di Premier League in vista: tra i tanti match da seguire nel tredicesimo appuntamento stagionale spicca sicuramente Manchester United-Brighton. I ragazzi di Mourinho non sono nel loro migliore momento, al contrario i Seagulls stanno sorprendendo nella loro prima stagione tra i grandi dopo 35 anni. Si va in campo ad Old Trafford, sabato alle 16:00.
Una sola vittoria nelle ultime tre per il Manchester United: dopo le vittorie su Tottenham e Benfica, entrambe a rete inviolata, prima e dopo la sosta sono arrivati due 1-0 abbastanza pesanti. In campionato, i Red Devils sono stati fermati a Stamford Bridge dal Chelsea, in una partita tiratissima decisa da una rete di Morata. In Champions, stesso esito nel match di Basilea, con Lang marcatore decisivo.
Due sconfitte dunque, intervallate però dall’ennesimo poker stagionale: 4-1 al Newcastle in una partita dominata in cui, oltre a Smalling, Martial e Lukaku, è tornato al gol anche Paul Pogba. Oltremanica, però, i cugini del Manchester City fanno corsa solitaria da tutta la stagione: dopo 12 partite sono già otto i punti di vantaggio degli Skyblues e la rincorsa dello United secondo sembra, a meno di un calo dei ragazzi di Guardiola, un’impresa molto difficile da portare a termine.
Per accogliere il Brighton, Mourinho non potrà contare sulla coppia di centrali Bailly-Jones, out rispettivamente per un dolore all’inguine e per problemi all’adduttore. In conferenza stampa, invece, lo Special One ha salutato con gioia il ritorno a regime di Marcos Rojo: dovrebbe essere lui a difendere De Gea con Smalling, con la solita coppia Valencia-Young a correre sugli esterni.
In mezzo, invece, altra presenza da titolare per Pogba: con lui ci saranno le geometrie ed i muscoli di Nemanja Matic. Sulla trequarti, come al solito, possibili rotazioni nei Red Devils: Mkhitaryan è praticamente sempre sicuro del posto, mentre ai suoi lati dovrebbero esserci Lingard e Rashford, con Martial e Mata relegati in panchina al fischio d’inizio. Unica punta, come al solito, Romelu Lukaku: occhio di riguardo però su Zlatan Ibrahimovic. I minuti nelle gambe sono pochi, ma Mourinho ne ha descritto la crescita e verosimilmente lo utilizzerà nella fase finale del match per fargli riprendere confidenza con il campo.
Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Valencia, Smalling, Rojo, Young; Matic, Pogba; Lingard, Mkhitaryan, Rashford; Lukaku. All. Mourinho
Per quanto riguarda il Brighton, invece, la classifica racconta una stagione sinora più che soddisfacente: i Seagulls sono la migliore delle neopromosse e con sedici punti raccolti (frutto di 4 vittorie ed altrettanti pareggi) navigano addirittura nella metà sinistra della classifica. L’ultima sconfitta risale al primo ottobre sul campo dell’Arsenal: da allora, i ragazzi di Hughton sono imbattuti da cinque gare, con i pareggi interni contro Everton, Southampton (1-1) e Stoke (2-2), inframezzati da due ottime vittorie esterne contro West Ham (0-3) e Swansea (0-1).
Filotto positivo dunque per il Brighton, che sembra aver trovato la quadratura del cerchio con la coppia d’attacco Gross-Murray. Dopo aver iniziato la stagione da riserva, l’eroe dell’ultima promozione stra tramutando in reti la fiducia concessagli: sono 4 solo nelle ultime cinque gare, sintomo di una fiducia ritrovata, oltre che di un’ottima intesa coi compagni.
Sarà proprio Glenn Murray il terminale offensivo del 4-4-2 di Chris Hughton. Con lui, appunto, pronto a scendere in campo Pascal Gross. L’unico assente è il lungodegente Sidwell, mentre anche Beram Kayal sembra totalmente ristabilito: in mezzo, comunque, saranno Propper e Stevens a fare da diga, mentre Knockaert ed Izquierdo dovrebbero correre sugli esterni. Dunk e Duffy saranno le colonne a protezione di Ryan; Bruno a destra e Bong a sinistra completano la linea di difesa.
Brighton (4-4-2): Ryan; Bruno, Duffy, Dunk, Bong; Knockaert, Stephens, Propper, Izquierdo; Gross, Murray. All. Hughton