Passerella d'Europa. Il Manchester City attende nel fortino di casa il Feyenoord. Impegno sulla carta agevole per la banda Guardiola, forte del 4-0 maturato in Olanda - 2 Stones, Aguero, Jesus - e di un cammino fin qui perfetto. La seconda stagione in panchina di Pep Guardiola è strabiliante. Un mercato mirato per soddisfare le richieste dello spagnolo, un'attenta esecuzione di un'idea di calcio difficilmente replicabile. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, testa del girone in Champions e dominio in patria. Il City - due vittorie con Arsenal e Leicester, dopo il 4-2 al Napoli - ha otto lunghezze di margine in Premier sullo United di Mourinho. Il tecnico predica calma, non vuole cedere alle rime trionfali della stampa, prova a chiudere entro quattro mura il gruppo per non perdere quella magia che si diffonde a getto continuo dalle parti di Manchester. 

Umore diametralmente opposto per la compagine olandese. Il Feyenoord è in un labirinto senza uscita, ancorato alla mediocrità di quest'inizio di stagione. Il ruolino europeo è deprimente, quattro battute d'arresto, un'impressione di inadeguatezza. Non va meglio in Eredivisie. Due punti nelle ultime due, settima posizione a quota 19 e PSV ormai irraggiungibile. L'aritmetica, in Coppa, non condanna il Feyenoord, quantomeno per la terza piazza. L'Europa League resta possibile, ma legata a due risultati positivi con City e Napoli. Un'impresa. 

Definire l'undici di casa non è semplice, è plausibile ipotizzare qualche variazione nel City. Senza Mendy e Stones, le certezze sono nel comparto arretrato, con Mangala e Otamendi ad oscurare Ederson. Sulla sinistra gioca Delph, sull'altro lato troviamo Danilo o Walker. In mediana, una serie di dubbi. Fernandinho o Touré da perno, De Bruyne può beneficiare di un turno di riposo, con Gundogan in rampa di lancio. C'è David Silva. Ai lati di Aguero, Sané e Bernardo Silva - l'alternativa è Sterling. Parte dalla panchina Jesus. 

Van Bronckhorst - in bilico - risponde con il 4-3-3, Berghuis e Boetius - Larsson in corsa - fluttuano a supporto di Jorgensen. Amrabat, Vilhena e Toornstra occupano la zona centrale del campo, St.Juste e Tapia a protezione di Jones. 

(El Ahmadi non è della partita, deve scontare una giornata di squalifica, al suo posto occorre collocare Amrabat)