In pochi giorni il calcio mondiale perde due dei più grandi centrocampisti del XXI secolo. Dopo l'addio di Pirlo che lascia il calcio giocato al termine della sua avventura con il New York City, adesso è il turno di Xavi, leggenda del Barcellona e della Spagna ed ora in forza all'Al Sadd, in Qatar. Il centrocampista ha annunciato che a fine anno appenderà gli scarpini al chiodo per poi cominciare probabilmente ad allenare (e chissà che non inizi proprio nella cantera blaugrana).
Ecco le sue dichiarazioni rilasciate a "Mundo Leo": "Ho avuto la fortuna di non soffrire infortuni gravi ma credo che la mia parabola sia andata progressivamente scendendo verso il basso. Io stesso vedo che mi stanco di più, che faccio fatica a recuperare, sicuramente sarà il mio ultimo anno da calciatore. Cosa farò dopo? L'idea è prendermi il patentino da allenatore il prossimo anno e cominciare una nuova carriera".
La storia calcistica di Xavi inizia nel 1991 quando entra nelle giovanili del Barcellona. Dopo una trafila nella cantera blaugrana, nel 1998 arriva il debutto in prima squadra nell'andata di Supercoppa Spagnola contro il Maiorca dove realizza anche il primo gol con la maglia del Barcellona. Dopo 3 anni nel Barcellona B, nel 1999 diventa a tutti gli effetti un giocatore della prima squadra del Barca e da lì inizia la sua fantastica avventura caratterizzata da tante vittorie.
Xavi con il Barcellona vince 8 campionati spagnoli, 6 Supercoppe spagnole, 3 Coppe del Re, 4 Champions League, 2 Supercoppe europee e due Mondiali per club. Il suo lungo cammino nel Barcellona termina nel 2015 dopo aver totalizzato 505 presenze e realizzato 58 reti. Dopo si trasferisce all'Al Sadd in Qatar dove tutt'ora gioca e dove ricoprirà il ruolo di ambasciatore ai Mondiali del 2022.
Anche con la Nazionale spagnola Xavi si leva diverse soddisfazioni a cominciare dalla vittoria del Mondiale under 20 in Nigeria nel 1999. Ma i successi più importanti arrivano tra il 2008 e il 2012 dove le invincibili Furie Rosse vincono 2 Europei e 1 Mondiale. Nell'estate del 2014 annuncia il suo addio alla Nazionale dopo 133 presenze e 13 reti realizzate.