Ore di riflessione, sbarramento mondiale. Alle porte il doppio confronto con la Svezia, atto primo in terra scandinava, ritorno a Milano. Questione di dettagli, l'Italia vive un periodo di profonda incertezza, in grado di sminuire anche il divario tecnico evidente tra le due selezioni. Favorita sì, ma con una qualificazione da conseguire nei 180 minuti. Scegliere la miglior formazione da opporre all'undici svedese non è semplice, occorre valutare le caratteristiche dei giocatori a disposizione, senza trascurare il momento di forma di ognuno. Ventura sa di essere sulla graticola, perché questa Italia non piace e sembra patire anche dal punto di vista psicologico le recenti difficoltà. Cancellare alcuni dogmi - tattici in primis - può essere fondamentale per avvicinare la rassegna di Russia.
La nostra attenzione va ora sulla mediana azzurra. Nella zona centrale del campo può decidersi la contesa, l'Italia può costruirsi qui un vantaggio cruciale. Le ultime indicazioni, piuttosto evidenti, inducono ad ipotizzare uno schieramento a cinque, utile ad agevolare profili in difetto nel recente periodo. Il riferimento a Marco Verratti è chiaro. Il campioncino in forza al PSG rappresenta il punto di partenza della selezione attuale, ma ha bisogno di una determinata disposizione per portare alla causa tecnica sopraffina e visione di gioco. Piede educato, intelligenza superiore, in un fortino a tre unità, senza eccessivi compiti di copertura, può sfoderare estro ed inventiva. Dopo il naufragio in salsa spagnola, può risorgere grazie all'aiuto di De Rossi, perno fondamentale in un contesto da dentro-fuori. Esperienza, senso della posizione, impossibile prescindere dal veterano di casa a Roma. De Rossi spinge in panchina Jorginho, novità della corrente sosta. Rischiare al contempo Jorginho e Verratti può comportare una mancanza di equilibrio pericolosa. La scelta appare corretta. A rifinire il tutto Parolo, un pretoriano, non solo di Ventura. Assicura corsa, inserimenti, sa fare più o meno tutto.
Qualche patema in più sull'esterno, lì dove albergano gli unici reali dubbi. Il ritorno di Florenzi offre una carta in più, ma a destra la titolarità è di Candreva, in un buon momento nell'Inter dopo un avvio condito da fischi ed interrogativi. Sul fronte opposto, Darmian o Spinazzola, con il primo in lieve vantaggio. Non appare in corsa Insigne, lo scugnizzo di Napoli non può coprire l'intera corsia, l'eccessiva esposizione può danneggiare il ragazzo e di conseguenza l'intera squadra.
L'unica alternativa plausibile riguarda la collocazione dei tre citati - De Rossi, Parolo, Verratti - con lo spostamento di quest'ultimo a ridosso delle due punte - Immobile e Zaza - sulla trequarti.
I centrocampisti a disposizione
De Rossi, Gagliardini, Verratti, Parolo, Jorginho, Florenzi, Bernardeschi, Candreva, El Shaarawy, Insigne