Partita spettacolare quella di Manchester, nel posticipo dell'undicesima giornata di Premier League, dove il City di Pep Guardiola supera per 3-1 l'Arsenal. Ottima prova dei Citizens, che attaccano con continuità e brillantezza, chiudendo il primo tempo in vantaggio grazie a De Bruyne. Nella ripresa, un'ingenuità di Monreal permette ad Aguero di raddoppiare su rigore, poi tocca ai subentrati: Lacazette accorcia, Gabriel Jesus la chiude, City a +8 in classifica sui cugini dello United.

Nessuna sorpresa per Guardiola, che sceglie i titolarissimi: 4-1-4-1 con Delph largo a sinistra, Fernandinho da perno centrale, De Bruyne e Silva da mezzali, Aguero unica punta. Wenger, invece, offre un XI sperimentale mandando in campo Coquelin da centrale nella difesa a tre e Sanchez, in avanti, finto centravanti tra Iwobi e Ozil.

Primi dieci minuti piuttosto equilibrati: la palla si sposta velocemente da una parte all’altra, ed entrambe le formazioni provano a fare gioco palla a terra. La prima occasione è di Ozil, dopo una palla recuperata in avanti da Ramsey, ma il suo mancino rasoterra si spegne troppo lontano dal palo. A rispondere è subito il City: transizione veloce di De Bruyne, Aguero fa da perno e riapre su Sané. Solo davanti a Cech, il tedesco incrocia con il sinistro ma non trova lo specchio della porta. Gli skyblues ci riprovano, ancora verticalizzando, ma tutti i lanci sono troppo imprecisi per arrivare a destinazione alle spalle della retroguardia avversaria.
Poco dopo il quarto d’ora, però, arriva la svolta: De Bruyne va al tiro, dal limite, dopo la discesa sulla destra di Sterling, ma Petr Cech si oppone con un gran tuffo alla sua destra. L’azione però continua, con Sané a riciclare proprio su De Bruyne: triangolo rapido verso il centro con Fernandinho, l’ex-Wolfsburg controlla col sinistro, entra in area e lascia andare il velenosissimo incrociato. Stavolta non c’è nulla da fare per il portiere, la palla si insacca e l’Etihad esplode di gioia per l’1-0.
La reazione dell’Arsenal non arriva, ed i padroni di casa continuano a trovare con continuità gli scambi sulla trequarti. Ma, soprattutto, fanno male in ripartenza gli Skyblues: Ramsey perde una brutta palla nella metà campo offensiva e libera la corsa di Sterling. Filtrante perfetto per l’inglese che arriva in area, con Sané a fornirgli supporto e Koscielny unico difensore, ma sbaglia clamorosamente l’apertura che avrebbe permesso al compagno di colpire a due passi dalla porta.
L’Arsenal continua a sbagliare tanto, soprattutto in fase di impostazione, ed il pressing solitario degli attaccanti non porta a niente di positivo. I tre davanti provano comunque qualche azione personale, ma i difensori di Guardiola sono sempre attenti. L’occasione, nel finale, è per Aaron Ramsey che si accentra, spostandosi la palla sul destro, e prova a sorprendere Ederson sul primo palo. Il portiere brasiliano, però, è attento e rapido ad andare in presa bassa, ed il primo tempo si chiude sull’1-0.

Il secondo tempo si apre con un'altra svolta del match: Sterling buca la difesa e viene servito alla perfezione da De Bruyne. Monreal, in ritardo, arriva con troppa foga sull’ex-Liverpool e lo stende. Oliver non ha dubbi ed indica il dischetto. Aguero, freddissimo, va alla battuta, spiazza Cech e con l’aiuto del palo fa 2-0.
A tentare di rimettere le cose in ballo ci pensa Ederson, con un errore abbastanza grossolano: Destro teso di Iwobi, il portiere del City non blocca e per poco non spedisce la palla nella sua porta. Arsene Wenger prova il tutto per tutto spedendo dentro anche Alexandre Lacazette al posto di Coquelin.
Guardiola risponde con l’arma Gabriel Jesus, ma ad essere subito decisivo è il francese: Ramsey la porta bene, a testa alta, ed il movimento in profondità di Lacazette sorprende Otamendi. La palla arriva filtrante, ed all’ex-Lione basta controllare col destro, prendere la mira e bucare Ederson tra le gambe per fare 2-1 e riaprire una partita che sembrava finita.
Due minuti di orologio, ed è subito Gabriel Jesus a mettere i brividi ai tifosi dell’Arsenal: calcio d’angolo di Sané sporcato sul primo palo, la palla attraversa tutta l’area e permette al brasiliano di coordinarsi per la botta potente di destro. Cech, ancora una volta rapidissimo, riprende la posizione e riesce a respingere in tuffo.
L’intensità torna ad alzarsi ed il City, quasi ferito nell’orgoglio, a controllare il gioco con il possesso palla. Il frutto, naturale, di quando i ragazzi di Guardiola fanno circolare con precisione e rapidità la palla, è solo uno: Silva trova la traccia centrale e viene servito (in offside) da Sterling. La bandierina dell’assistente non si alza, e lo spagnolo ha tutto il tempo per controllare, arrivare sul fondo e mettere dentro verso Gabriel Jesus, che a quel punto da due passi deve solo mettere il destro, indirizzare verso la porta vuota e fare 3-1.
Nel finale, soprattutto dopo l’ingresso in campo di Olivier Giroud, il City trova più spazi in avanti e mette in piedi un vero e proprio torello: la palla non si allontana mai dai piedi dei padroni di casa e la sfida termina senza ulteriori occasioni.