Terza vittoria consecutiva, seconda in campionato, per il Liverpool, che gioca a viso aperto, vince e convince a Londra contro il West Ham nella gara valida per l'undicesimo turno di Premier League. Protagonista Salah con una doppietta, a segno anche Matip e Chamberlain, ma bene in generale tutti i Reds nel 4-1, con Lanzini a firmare il gol della bandiera per i padroni di casa, che ora navigano a vista al limite della zona retrocessione. Klopp, invece, aggancia, almeno momentaneamente, il treno di Arsenal, Burnley e Chelsea a 19 punti.
Moduli abbastanza diversi in campo a Londra: Slaven Bilic sceglie Kouyate e Ogbonna con Reid nella difesa a tre, con Cresswell e Fernandes sulle fasce. Noble ed Obiang rappresentano la diga centrale, con Ayew e Lanzini a formare il tridente offensivo con il Chicharito Hernandez. Jurgen Klopp, dalla sua, risponde con l’XI più offensivo possibile: 4-2-4 sostanzialmente in campo con Gomez, Matip, Klavan e Moreno davanti a Mignolet. Emre Can e Wijnaldum tirano le fila del gioco, mentre in avanti ci sono tutti: Oxlade-Chamberlain, Salah, il rientrante Mané e Firmino.
La prima fase è molto equilibrata, e la prima occasione arriva in maniera abbastanza rocambolesca: Can devia il suggerimento in verticale di Lanzini, lanciando sostanzialmente Ayew a tu-per-tu con Mignolet. Splendido il tocco mancino, ad anticipare con il pallonetto, ma la palla si schianta sul palo esterno ed il Liverpool è salvo. Con il passare dei minuti il Liverpool prende in mano il gioco, ma il West Ham rimane aggressivo e gli spazi sono molto pochi sia da una parte che dall’altra.
Gli uomini di Bilic pressano alti e ripartono bene, ma vengono sorpresi proprio con la stessa moneta in occasione di un corner: basta una finta a Mané per ritrovarsi in 2vs1 in campo aperto. Troppo congeniale alla rapidità degli uomini di Klopp la situazione per non sfruttarla. Tocco sulla destra per Momo Salah, che ha addirittura il tempo di controllare prima di far secco Hart, in uscita, sul suo palo. Rasoterra micidiale, è 0-1 all’Olympic Stadium.
Tempo di assimilare lo svantaggio, ed il West Ham si ritrova subito a dover raccogliere la palla nella propria porta: corner di Salah che diventa un flipper, Hart fa un miracolo per evitare l’autogol di Noble, ma la palla rimane lì ed il tap-in di Matip è davvero troppo facile per il raddoppio a metà primo tempo.
Liverpool che continua a provarci in velocità, ma in un paio di occasioni Reid e Ogbonna sono molto lucidi in copertura. Gli Hammers subiscono la situazione psicologicamente pesante, provando comunque a costruire azioni pericolose ma rimanendo bloccati da qualche errore di misura di troppo. L’ultima occasione del primo tempo è un tiro, sbilanciato, di Lanzini: buona l’idea, conclusione alle stelle, si va negli spogliatoi sul 2-0 per i Reds.
Il secondo tempo si apre con l’ammonizione di Reid, che ferma in malo modo la ripartenza di Salah, e con un ottimo tentativo, di prima, di Mané. Buon destro, palla che gira poco oltre l’incrocio. Bilic sceglie di far rientrare dagli spogliatoi Carroll al posto di Fernandes, e l’inglese prova a sgomitare contro la retroguardia della sua ex-squadra, che però ne assorbe bene i movimenti offensivi.
A fare male, comunque, è Manuel Lanzini: azione manovrata del West Ham, con Ayew che scodella lungo dalla sinistra. Gomez manca l’anticipo, Lanzini è fulmineo nel controllare di petto e pizzicare, con il destro in acrobazia, il palo lontano: palla all’angolino, 1-2.
Partita girata, Hammers che possono prendere campo e cercare il pari… non proprio. La gioia casalinga dura appena quaranta secondi. Tanto basta, dopo il calcio d’inizio, ad Oxlade-Chamberlain per farsi servire da Firmino sulla destra, controllare e battere, dopo una prima risposta in uscita, Joe Hart. 1-3 immediato dei Reds e partita infiammata.
Oramai però la miccia è innescata, il pubblico è in partita e spinge gli Hammers: una sponda di Carroll crea scompiglio, la palla arriva in area a Lanzini che può controllare e provarci col mancino, ma la sua conclusione è anche stavolta troppo alta, seppur da distanza abbastanza ravvicinata. Continuano a piovere occasioni anche dopo l’ora di gioco: Mané calcia alto da buona posizione col mancino, mentre il Chicharito non riesce a trasformare, di testa, l’ottima azione sulla mancina del neo-entrato Marko Arnautovic. A sciupare il match-point, però, è Roberto Firmino al sessantanovesimo: splendido anticipo sulla palla vacante, scatto fulmineo per superare Ogbonna e destro incrociato, davanti ad Hart, che termina clamorosamente a lato. Appuntamento, però, rimandato di appena cinque minuti: Sadio Mané scatta, viene steso sulla trequarti, riesce a rialzarsi ed a controllare comunque il pallone. Il suo tocco è magistrale, e trova Salah aperto sulla sinistra. Tutto il tempo del mondo per l’egiziano, che aspetta due rimbalzi, controlla e fa partire un mortifero sinistro. Anche questo all’angolino, doppietta personale dell’ex-Roma e Liverpool a dilagare.
Nel finale la difesa di casa si scioglie ed arrivano occasioni per tutti: ancora Salah ma non solo, anche Firmino ed il subentrato Milner vanno vicini al gol della cinquina. Comunque, neanche i tre di recupero regalano sorprese, e la partita termina con il punteggio di 1-4.