Lo Zenit soffre, rischia, ma alla fine porta a casa un punto preziosissimo in vista della qualificazione ai sedicesimi della Uefa Europa League 2017/18. La squadra russa raggiunge allo scadere un risultato che le permette di difendere la 2a posizione a 10 punti, mantenendo a distanza i norvegesi, i quali rimangono fermi al 3° posto con 4 punti. La formazione di Mancini, schierata in campo con il 4-3-3 con Erokhin, Rigoni e Kokorin a comporre il reparto d'attacco, non parte benissimo, infatti la prima vera "occasione" arriva solamente con un'azione personale di Rigoni. Successivamente i russi provano a rendersi pericolosi con conclusioni dalla distanza, ma nessuno degli uomini di Mancini si dimostra particolarmente preciso al momento del tiro. Dall'altra parte il Rosenborg, schierato anch'esso con il 4-3-3 con Adegbenro, Bendtner ed Helland in attacco, dimostra fin da subito una grande organizzazione tattica che gli permette di non rischiare nulla negli ultimi 20 metri, ma nello stesso tempo non gli garantisce quella pericolosità offensiva per poter mettere paura alla difesa russa. Nonostante ciò sono proprio i norvegesi a passare in vantaggio al 48' grazie al calcio di rigore realizzato da Bendtner. Lo Zenit prova la reazione, che però si rivela fin troppo confusionaria. Nel finale la squadra di Mancini riesce ugualmente a trovare il pareggio con Kokorin. Un gol che vale la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta e la contestuale eliminazione della compagine scandinava.
Le due squadre partono abbastanza contratte infatti la prima occasione arriva solamente al 18' con Rigoni, che prova a superare tutta la difesa avversaria, ma al momento propizio si allunga troppo il pallone facilitando così l'uscita e la parata di Hansen. Poco dopo ci prova Noboa con una conclusione dai 30 metri, ma il tiro del centrocampista ecuadoregno si perde ben oltre la traversa. Il Rosenborg si fa vedere in avanti solamente al 35' con Helland, che s'incarica della battuta di un calcio di punizione dai 25 metri, ma la sua esecuzione non impensierisce Lunev, con la sfera si perde lontana dai pali della porta avversaria. E' l'ultima azione del primo tempo, che termina così a reti inviolate.
Il secondo tempo si apre con lo Zenit subito pericoloso con Paredes, che va al tiro dalla distanza, ma la sua conclusione non impensierisce Hansen, il quale blocca la sfera senza troppi patemi. Su capovolgimento di fronte si sblocca il match: Mevlja atterra in area di rigore Adegbenro e l'arbitro non può far altro che decretare la massima punizione, della quale s'incarica Bendtner, che dagli undici metri spiazza Lunev per l'1-0 Rosenborg. Il gol sblocca i norvegesi che vanno vicini al raddoppio al 68' con un'azione confusa nell'area di rigore avversaria, che viene risolta da Mammana che col destro riesce a spedire la sfera lontano dalla propria porta. Ad un minuto dal 90' lo Zenit raggiunge il pareggio con Dzyuba, ma il gol dell'attaccante russo viene annullato per fuorigioco dello stesso n.22 su tiro di Criscito. E' il preludio al gol che arriva poco dopo: Kokorin anticipa in area di rigore Bjordal e batte Hansen. E' la rete che chiude il match.