La notte del riscatto, per scacciare via i fantasmi di Girona, si è trasformata in un vero e proprio incubo senza fine per il Real Madrid. Un netto 3 a 1 a Wembley, in casa del Tottenham, che non ammette repliche. I due volte campioni d'Europa non sono riusciti ad imporsi sul Tottenham di Pochettino che già aveva dato filo da torcere ai blancos tra le mura amiche del Bernabeu. Un Real Madrid che non appare più "galactico" dopo aver incantato e dominato per due anni gli scenari europei. Ma quali sono gli elementi che hanno portato il Real Madrid in questa crisi nera?
La sconfitta del Real Madrid fa notizia, soprattutto se è la seconda consecutiva, soprattutto se è la prima dal 2012 nella fase a gironi. Cinque anni e tre Champions dopo. Contro gli Spurs, gli uomini di Zidane sono apparsi stanchi, messi nell'ombra dal gioco dinamico di Pochettino e mai realmente pericolosi. Il Tottenham sembrava in pieno controllo della partita già da subito, come se il Real Madrid fosse una squadra di novelli giocatori. Dopo aver iniziato l'anno nel migliore dei modi, Zidane non riesce a trovare più una corretta quadratura alla squadra. Le vittorie contro Barcellona in Supercoppa di Spagna e Manchester United in Supercoppa Uefa, lasciavano presagire un ennesimo dominio blancos in terra europea oltre che spagnola, ma poi la debacle più totale. L'inaspettata sconfitta casalinga contro il Betis era già un campanello d'allarme rimasto inascoltato e soffocato dalle esultanze per i successivi sette risultati utili consecutivi. Tuttavia, il Betis ha segnato la classifica della Liga, costringendo il Real Madrid ad inseguire il Barcellona, certo, ma anche il modesto Valencia.
Zidane ha recentemente ammesso che i giocatori in uscita erano fondamentali per gli equilibri della squadra, il che appare scontato, ma non tanto per l'assenza di Pepe, trasferitosi in terra turca, quanto più per le riserve, ad oggi non propriamente all'altezza rispetto a quelle che erano lo scorso anno. Già, perché il Real Madrid aveva una rosa che vedeva relegati tra panchina e tribuna giocatori di spessore come James e Morata, ad oggi titolarissimi nel Bayern Monaco e nel Chelsea. Il ricambio era senz'altro di maggiore qualità rispetto ad oggi. Delizia dell'anno passato, croce dell'anno corrente. Parallelamente ai problemi di rosa non è da escludere l'appagamento. Dopo aver vinto tutto e senza aver fatto alcuna rivoluzione in rosa, appare quasi fisiologico un certo tipo di appagamento da parte di quei giocatori che hanno incantato l'Europa intera. I malumori estivi di Ronaldo e le perenni contestazioni a Bale non lasciavano ben presagire e di fatto si sono rivelati fatali. La squadra continua ad apparire in ombra, partita dopo partita, e non più la schiacciasassi di sempre. Colpa della preparazione fatta per portare a casa due trofei estivi prestigiosi? Non è da escludere. Vero è che appare un po' debole come scusa, soprattutto come giustificazione della partita contro il Girona e di quella più recente contro il Tottenham. Che si sia rotto il giocattolo di Zidane? Possibile. E probabile.