Vittoria e sorpasso per il Porto, che batte il Lipsia (riscattando la sconfitta dell'andata) e soffia ai tedeschi il secondo posto nel Gruppo G. I portoghesi sfruttano la superiore esperienza rispetto ai tedeschi, che pure hanno dimostrato - a tratti - un maggiore tasso tecnico. I padroni di casa passano in vantaggio con Herrera, subiscono il pareggio di Werner, tornano a condurre con Danilo e chiudono i conti con Maxi Pereira. Le quattro reti nascondono i limiti di una partita per lunghi tratti infarcita di errori, e alla fine i due portieri hanno complessivamente effettuato una sola parata, peraltro su una punizione da 30 metri. La qualificazione resta ancora da decidere, nelle ultime due giornate può succedere ancora di tutto.


Primo tempo A due settimane dalla prima vittoria in Champions ottenuta proprio contro il Porto, il Lipsia scende in campo davanti ai 42mila dell'Estadio do Dragão in cerca di un risultato positivo
in ottica qualificazione. Stesso progetto per il Porto di Sergio Conceicao, che con una vittoria supererebbe i tedeschi e si porterebbe a -4 dal Besiktas.

I piani del tecnico portoghese ed ex giocatore di Parma, Lazio e Inter sembrano però complicarsi dopo una manciata di minuti dall'infortunio di Marega, che si fa male in seguito a una chiusura (regolare) di Bernardo. Un paio di accelerazioni del francese sulla fascia destra avevano messo in crisi la retroguardia teutonica, sollevata quando dopo 12 minuti il francese è costretto ad arrendersi e a chiamare il cambio. L'entrata di Andrè André al posto del francese è salutata dal gol di Herrera, che sugli sviluppi di una mischia nata da un calcio d'angolo batte il non irreprensibile Gulacsi con una conclusione rasoterra carica di effetto. Il Lipsia impiega qualche minuto riprendersi, ma intorno al 20esimo è pericoloso per due volte. Prima è Marcano a salvare il risultato, chiudendo in angolo su Augustin, poi è Jose' Sa a meritarsi gli applausi. Il portiere, con un bel colpo di reni, impedisce a un velenoso pallone calciato da Forsberg da oltre 30 metri di insaccarsi nel sette. Il Porto capisce che non è il caso di correre rischi e prova a creare una rete di passaggi corti per tenere il possesso palla. Il Lipsia va in rete al 30esimo, con Forsberg, ma l'assistman, Augustin, è in fuorigioco e il gol è correttamente annullato. La tattica di Conceicao è chiara: soffocare sul nascere le iniziative di Kampl e Forsberg, utilizzare la velocità di Brahimi e la potenza di Aboubakar per cercare il raddoppio. Se la prima parte del piano riesce alla grande, la seconda invece naufraga: ne viene quindi fuori una gara noiosa e priva di occasioni, con tanti errori in fase
di costruzione, e che lentamente arriva al 45esimo senza ulteriori sussulti, tranne un destro del solito Herrera che in pieno recupero termina non lontano dal palo destro di Gulacsi.

Secondo tempo Hasenhuttl opera immediatamente 2 cambi: dentro Kostermann e Werner, fuori Bruma e Halstenberg e la mossa è subito decisiva. Werner infatti dopo 3 minuti buca la disattenta difesa portoghese e, lanciato da Sabitzer, si presenta tutto solo davanti a Jose' Sa, superandolo con un delizioso pallonetto. Sesto gol stagionale per l'attaccante ex Stoccarda.

Il Lipsia prende fiducia, e guadagna metri, con Sabitzer abile sia in fase di interdizione che di costruzione. Il Porto impiega una quindicina di minuti per reagire, e lo fa attaccando sulla fascia destra col veloce Corona. Da una sua iniziativa, nasce un calcio d'angolo: Danilo anticipa tutti ma manca il bersaglio. L'ex parmense non sbaglia invece al 61esimo: punizione dalla trequarti, il Lipsia esita nel fare il fuorigioco, Felipe elude la marcatura di Orban (sovrastandolo) e manda la palla nell'angolino basso alla destra di Gulacsi, stavolta incolpevole.


Dopo il gol, il Porto perde anche Corona per noie muscolarie si trincera in difesa. Al Lipsia manca sempre l'ultimo passaggio, e nemmeno l'ingresso di Poulsen riesce a incrementare i pericoli per Jose' Sa. Il Porto amministra il risultato senza patemi e senza scoprirsi; il Lipsia si infrange su Marcano e Felipe, e col passare dei minuti perde coraggio. Il Porto colpisce per la terza volta in pieno recupero: Maxi Pereira, da poco entrato, sfrutta un ottimo suggerimento di Aboubakar, si presenta solo davanti a Gulacsi e lo infilza con facilità.

Dopo 4 minuti di recupero, il Porto può così festeggiare il primo successo interno in questa Champions League e, soprattutto, il sorpasso ai danni dei tedeschi.