Il Manchester City di Pep Guardiola continua a macinare vittorie su vittorie in Premier League, con la settima partita di fila a bottino pieno. Questa volta ne fa le spese il West Bromwich Albion, che cade in casa al cospetto dei Citizens con il punteggio di 2-3: succede di tutto nei primi quindici minuti, con gli ospiti avanti per 1-2 al quarto d’ora grazie a Sanè e Fernandinho, intervallati da Rodriguez, mentre è Sterling ad ipotecare la gara al 66’. Sul finale il gol d’orgoglio su firma di Philips.

Al The Hawthorns, Tony Pulis lancia la difesa a tre, con McAuley, Hegazi e Evans a presidiare la propria trequarti, davanti a Foster tra i pali. Gibbs e Nyom terzini alti, mentre Krychowiak guida la mediana, con Barry e Livermore a completare il centrocampo. Rondon e Rodriguez reggono il peso dell’attacco.

Guardiola lancia l’offensivo 4-3-3, con Gabriel Jesus punta centrale, supportato da Sanè e Bernardo Silva. Fernandinho è al centro del reparto nevralgico, coadiuvato da David Silva e De Bruyne, mentre Stones e Otamendi guidano la difesa, affiancati dai terzini Walker e Delph, con Ederson in porta.

Pronti e via: il Manchester City parte con le marce alte, insidiando la retroguardia locale, con Sanè e Delph attivi sul fronte offensivo, con gli avversari in difficoltà. Succede di tutto in cinque minuti, a partire dal decimo giro di lancetta: Fernandinho trova Sanè, che va a segno con un mancino preciso, mentre Rodriguez pareggia i conti tre minuti dopo, gonfiando la rete con un pallonetto, imparabile da Ederson; al 15’ è raddoppio del Manchester City, con Fernandinho, che sgancia un tiro telefonato, ma va a segno con una deviazione della difesa.

I Citizens sfiorano il terzo gol al 26’, con Silva, che manda fuori di poco con un colpo di testa, servito magistralmente da De Bruyne, mentre il West Bromwich Albion tenta di agganciare la truppa di Guardiola, con Rondon, che riceve un’ottima palla gol da Rodriguez, ma non centra la porta al 41’, dopo un grave errore in fase di impostazione di Delph. Manchester cerca di chiudere la partita prima dell’intervallo, ma le sortite di De Bruyne non portano a nulla e le due squadre vanno negli spogliatoi sull’1-2.

La ripresa si apre con una ghiotta chance per la truppa di Pulis, con Krychowiak che impensierisce Ederson di testa, mentre la risposta avversaria è di Walker: l’ex Tottenham cerca la giocata individuale, dribblando la difesa del West Bromwich Albion, ma fallisce il colpo finale. All’ora di gioco, Guardiola smuove gli equilibri gettando nella mischia Sterling al posto di Bernardo Silva: mossa che paga immediatamente, dato che l’inglese va a segno per il 3-1 dopo sei minuti dal suo ingresso, bravo a finalizzare un’azione corale, nata dai piedi di Silva, che allarga per Walker per poi servire Sterling in un comodo appoggio a rete.

I padroni di casa accusano il colpo, in difficoltà di fronte all’organizzazione dell’undici di Guardiola, rischiando di subire il poker più volte: all’84’, De Bruyne spreca clamorosamente da fuori area, mentre Foster è provvidenziale su David Silva, negandogli con il piede un gol a due passi dalla linea della porta. Piccolo sussulto d’orgoglio per i biancoblù, che accorciano sul 2-3 con Philips, che sfrutta l’errore di presunzione di un Otamendi troppo pigro nel servire Ederson di petto infilando il portiere ospite con un pallonetto ravvicinato al 91’. Finisce 2-3 per il Manchester City.