Dalla porta secondaria, ma anche l'Arsenal riesce a superare i propri problemi - rappresentati al meglio da un nobile Norwich City - e ad approdare ai quarti dell'EFL Cup. I Gunners hanno oggi dovuto soffrire parecchio per portare a casa un match che, fino all'85esimo, vedeva le Canaries meritatamente in vantaggio: ad un certo punto, poi, la mossa di Wenger. L'ingresso in campo del giovane Edward Nketiah ha cambiato il volto della gara: due palloni in area, due gol per il 18enne inglese, un giocatore da seguire per il futuro che ha prima guidato i suoi ai supplementari e poi ha risolto il tutto. Follie da calcio inglese: di seguito, la cronaca del match.
Arsène Wenger opta per un 3-4-2-1 all'inizio del match. Il portiere è il giovane Macey, con Debuchy, Elneny ed Holding davanti a lui. Nelson e Maitland-Niles, altri due ragazzini, occupano le corsie, mentre in mediana Coquelin fa coppia con Wilshere. In attacco, Walcott e Iwobi si muovono alle spalle di Giroud. La risposta di Daniel Farke è schierata con un 4-2-3-1. Fra i pali c'è Gunn, i terzini sono Pinto ed Husband mentre Zimmermann e Klose si muovono da centrali. Trybull fa coppia con Reed a centrocampo, in attacco alle spalle della punta Oliveira ci sono Vrancic, Maddison e Murphy.
L'avvio vede fin da subito i londinesi far valere i propri principi di gioco superiori, abbinati ovviamente ad una qualità tecnica buona nonostante il turnover. Il primo squillo del confronto lo sigla Iwobi, che con una sua conclusione dal limite a giro spedisce la sfera non di molto alta; la prima vera chance è però quella che capita sulla testa di Holding sugli sviluppi di un corner: l'inglese, da due passi, trova uno strepitoso intervento di Gunn a dirgli di no. Al 25esimo è significativo il dato del possesso palla, che vede i Gunners in vantaggio per 65-35 in percentuale. Tuttavia, il passare dei minuti vede un miglioramento della prestazione delle Canaries, che iniziano anche loro a fare la propria partita quando, è meglio ricordarlo, il parziale è ancora di 0-0.
Segue dunque un ultimo quarto d'ora di grande equilibrio prima del duplice fischio. All'inizio di questa fase arriva il clamoroso vantaggio ospite: grande verticalizzazione di Maddison che innesca la corsa di Josh Murphy il quale rimane freddo davanti al portiere avversario, scavalcandolo con un pallonetto per lo 0-1 al 34esimo. Addirittura Oliveira, poco dopo, sfiorerà il raddoppio, trovando Macey sulla strada della sua conclusione potentissima col destro: è il segnale di una forte confusione in uscita di palla degli ospitanti, che si sporgono in attacco nuovamente prima dell'intervallo ma sono parecchio inconcludenti. Al termine del primo tempo, il risultato è dunque di 0-1.
L'inerzia non cambia nemmeno nell'immediato avvio della ripresa, che vede ancora i gialloverdi meglio messi in campo e in generale più "connessi" rispetto al match. Addirittura, per questione di centimetri, non arriva quasi lo 0-2, di nuovo: colpo di testa ancora di Murphy e soltanto un grande intervento, ancora, di Macey gli nega la soddisfazione personale poco prima del 60esimo. E' uno dei momenti di maggiore difficoltà per i londinesi, che concedono un'altra occasione anche a Vrancic al 75esimo, con il tiro sull'esterno destro della rete. A questo punto, la gara svolta a 5' dal termine, quando sembrava avviarsi verso una clamorosa vittoria degli ospiti: cross da corner prolungato da Coquelin ed Edward Nketiah, classe 1999 entrato da pochissimi secondi, è al posto giusto al momento giusto per un facile tap-in che vale un preziosissimo pareggio e prolunga la partita fino ai tempi supplementari.
E' chiaro che l'inerzia psicologica, dopo l'1-1 nel finale, è tutta in favore della squadra di casa che, spinta anche dal pubblico, inizia a far diventare abissale la differenza tecnica già presente ma che per lunghi tratti non si era vista più di tanto. Walcott, subito, costringe Gunn ad una grande parata alla propria sinistra. E' solo questione di tempo, però, perchè i Gunners trovino il gol del vantaggio: la firma è ancora di Eddie Nketiah su cross diretto da calcio d'angolo di Elneny questa volta, con un perfetto colpo di testa sotto l'incrocio a 5-6 metri di distanza dal bersaglio. La situazione diventa critica per le Canaries, che rischiano di subire anche il tris con le occasioni per Giroud ed ancora per Nketiah nei minuti successivi; i gialloverdi però non riescono più a risalire il campo e perdono, così, per 2-1.