Una vittoria era ciò che contava, ed alla fine l'Hoffenheim l'ha ottenuta. Certo mostrando dei seri problemi di approccio alla partita, in questa terza giornata di Europa League, nella scontata sfida interna contro l'Istanbul Basaksehir: un primo tempo pessimo quello dei ragazzi di Nagelsmann, palesemente superiori sotto ogni aspetto ma non in grado di produrre quanto sanno. E dunque la compagine di Avci stava prendendo fiducia, ma nella ripresa è stata capovolta da un tris rifilatogli in mezz'ora dai tedeschi, che sono entrati decisamente meglio nella ripresa. Ora i teutonici accorciano sulle zone alte del girone e possono tornare a sperare nella qualificazione; virtualmente eliminati invece gli ottomani. Di seguito la cronaca della partita.
Julian Nagelsmann conferma il suo 4-3-3 all'inizio del match. Baumann sta fra i pali, difeso da Kaderabek, Hubner, Posch e Schulz. Vogt è il perno del centrocampo, con Geiger e Demirbay a supportarlo: in attacco, gli esterni sono Amiri ed Uth con Sandro Wagner che fa invece la punta. La risposta di Abdullah Avci si schiera con un più coperto 4-4-2: il portiere Gunok forma il comparto difensivo insieme a Caiçara, Attamah, Epureanu e Clichy. Inler e Kahveci hanno le chiavi del centrocampo, Torun e Frei stanno più larghi: in attacco, Erdinç fa coppia con Batdal.
L'avvio vede i padroni di casa decisamente superiori sia sotto l'aspetto sia dell'approccio alla gara sia sotto quello tattico sia sotto quello tecnico. E' un vero e proprio dominio che i turchi limitano con due linee serratissime e qualche breve e non concreto tentativo di ripartenza: cresce allora l'importanza delle palle inattive per i tedeschi, i quali poco prima del quarto d'ora, con una punizione dal limite per Demirbay, creano la miglior occasione del loro primo tempo; tuttavia, il pallone termina di poco alto. Tanti corner, tanti falli, partita spezzata e Sandro Wagner, al 33esimo, non riesce nemmeno a farsi valere di testa. Al duplice fischio dell'arbitro lo 0-0 parziale è la miglior immagine di una partita essenzialmente giocata in una sola metà campo ma, proprio per questo, estremamente noiosa.
Decisamente diverso il piglio dei teutonici nella ripresa, con il tecnico Nagelsmann che evidentemente ha dato una bella svegliata ai suoi nel corso della mini-pausa. I ragazzi di Avci resistono pochissimo e vanno sotto al 52esimo: cross di Kemir Demirbay da corner, svetta di testa Hubner che si reinventa attaccante, attacca il centroporta e angola bene il pallone, battendo così Gunok. Nemmeno il tempo di riassestarsi che gli ottomani si trovano sotto di due gol: il solito, fantastico piede mancino di Demirbay disegna dalla corsia di sinistra, con un cross che scavalca tutta la retroguardia avversaria e pesca la zampata di Nadiem Amiri, che sorprende il portiere con un tocco velenoso.
Il confronto è ormai in discesa per i teutonici, che sembrano abbastanza padroni della situazione e riescono a calare anche il tris alla mezz'ora del secondo tempo. L'azione vede il buon lavoro di Ochs, il quale premia il movimento verso l'area di Nico Schulz. Il tedesco, col mancino, è poi bravo ad infilare sul suo palo l'incolpevole Gunok dopo una pessima chiusura di Epureanu. Soltanto nel recupero riappaiono i turchi, che colpiscono una traversa col tiro di Frei dai 25 metri esattamente al 90esimo e poi trovano il gol della bandiera con Stefano Napoleoni, romano giramondo, che con un'azione personale dalla sinistra si accentra e calcia poi bene, rasoterra, verso l'angolo lontano. 3-1 il risultato finale.