Prima vittoria in Champions League e la consapevolezza di essere ormai non più una sorpresa, ma una realtà, anche in campo europeo. Il Lipsia batte il Porto per 3-2 alla Red Bull Arena e sale a quota 4 punti nel girone G, scavalcando proprio i dragoni al secondo posto, dietro ad un Besiktas già in fuga.

La partita in verità ha raccontato di una supremazia tedesca molto più marcata rispetto alla vittoria di misura. Il vantaggio lo firma il capitano Willi Orban dopo 8 minuti, sfruttando una mezza papera dell’esordiente Josè Sà; non bene la retroguardia in occasione del pareggio di Aboubakar, che approfitta del malposizionamento dei difensori e batte Gulacsi – non perfetto nell’opposizione. Il Lipsia accelera e va vicino più volte al goal del 2-1 prima con Naby Keita – destro da fuori largo – e poi con Augustin, al termine di una splendida azione personale in cui mostra tutte le sue doti tecniche. La rete è però nell’aria ed è Forsberg ad infilarsi fra le linee piazzare il nuovo vantaggio al 38’, imitato 3 minuti più tardi dall’ex Paris Saint-Germain, favorito anche da un errore di Marcano; è lo stesso centrale spagnolo che accorcia nuovamente in chiusura di primo tempo risolvendo una mischia in area da calcio d’angolo. La ripresa è molto meno vivace della prima frazione ma c’è spazio per altre occasioni per il Lipsia, soprattutto con Bruma, Augustyn e Werner, entrato ad un quarto d’ora dalla fine, anche se il risultato non cambia più.

La squadra di Ralph Hasenuttl riesce a trovare dunque il primo successo in Champions League della sua storia, evidenziando ancora una volta i segnali di crescita dopo un inizio altalenante: sabato la vittoria in casa del Borussia Dortmund in Bundesliga che allunga la striscia vincente a tre gare e che vale il terzo posto solitario in classifica, a -1 dal Bayern ed a -3 dai gialloneri primi, ora questi tre punti fondamentali nella corsa alla qualificazione agli ottavi. A prendersi la scena sono stati Augustin e Forsberg, autori di una prestazione ai limiti della perfezione: il primo molto più vistoso nelle giocate – come per esempio una veronica in mezzo a due avversari nel primo tempo –, il secondo invece più concreto, ma egualmente efficaci; molto positiva anche la prova di Naby Keita, padrone assoluto del centrocampo, così come quella di Bruma, vicino al goal nel secondo tempo.

Appuntamento allo stadio Do Dragao di Oporto, il primo novembre, dove andrà in onda il secondo atto della sfida che con tutta probabilità deciderà chi potrà proseguire il suo cammino in Champions League.