Prova di carattere, per lo Shakthar Donetsk, che batte in Olanda il Feyenoord e, approfittando della sconfitta del Napoli, balza al secondo posto nel girone. Dopo l'iniziale rete di Berghuis, gli ucraini di Fonseca riescono a riorganizzare le idee, pareggiando con Bernard nella fase centrale di tempo. Nella seconda frazione, il 10 arancionero marca la preziosa doppietta, regalando ai suoi tre pesantissimi punti.
Padroni di casa che scendono in campo adottando il consueto 4-3-3 tutto olandese: davanti a Jones, difesa a quattro composta da Nieuwkoop, van Beek, st. Juste ed Haps. Nella zona centrale del campo, chiavi del gioco affidate a El Ahmadi, protetto dalle mezz'ali Amrabat e Vilhena. Ai lati di Jorgensen, infine, Berghius e Boetius. Solito 4-2-3-1, invece, per gli ospiti, che si affidano a Ferreyra in avanti. A protezione di Pyatov, i centrali Ordets e Rakitskyi, affiancati dai terzini Butko ed Ismaily. In mediana, Fred e Stepanenko, incaricati di sostenere la folta trequarti formata da Marlos, Taison e Bernard.
Primo tempo particolarmente positivo, per il Feyenoord, che sostenuto dal proprio pubblico comincia a pressare in maniera quasi forsennata, costruendo due nitide palle goal già nei primi istanti di match: al 2' ci prova Boetius, il cui tiro a tu per tu con Pyatov finisce incredibilmente alto, un minuto dopo è invece Jorgensen a calciare dal limite, sfiorando lo specchio della porta. L'atteggiamento propositivo dei padroni di casa, comunque, viene massimamente premiato al minuto numero otto, quando è uno scatenato Berghuis a battere gli ucraini con il più facile dei tap-in. Nell'occasione, infatti, il portiere ospite non è perfetto, mancando la corretta respinta sul tiro di Vilhena.
Nonostante la marcatura subita, lo Shakthar non cede alle facili pressioni, cercando di impostare la manovra in maniera calma e spesso orizzontale. Per contro, dopo la rete gli olandesi si affidano ai lanci lunghi, cercando un atteggiamento maggiormente difensivo e protezionistico. Prendendo coraggio, il collettivo di Fonseca si porta lentamente in avanti, trovando il pari al venticinquesimo e grazie a Bernard, bravo a dribblare Jones e a scaricare in rete il precisissimo filtrante di Fred, che taglia in due la traballante difesa olandese. La marcatura subita abbatte i ragazzi di Van Bronckhorst, affatto pericolosi fino al duplice fischio. Per contro, gli ucraini cercano di allungare, pungendo spesso al retroguardia di casa ma non trovando il decisivo tap-in. Conclude la prima parte di gara, il tiro di Taison, respinto al 40' da Jorgensen.
Secondo tempo che non accenna a cambiare spartito, con lo Shakthar subito in pressione e pronto a battere, per la seconda volta, Jones. Autore del pesante 2-1, Bernard, che al 54' concretizza in doppietta la bellissima azione avviata dal tacco di Ferreyra e sviluppata dal preciso cross di Butko verso il compagno. Dopo circa venti minuti di quiescenza, la sfida si anima al 76' ed a causa di un'ingenuità di Rakitskiy, che si becca il secondo giallo lasciando i suoi in dieci. L'espulsione del difensore imbruttisce la sfida rendendola spigolosa, con gli ucraini che cercano di organizzare le difese non disdegnando qualche intervento ruvido.
Affondando le proprie lame nella friabilissima retroguardia olandese, lo Shakthar cerca di chiudere celermente il match, con Marlos che all'86' manda alto un tiro a giro da posizione favorevolissima. Succede poco altro fino al 92', con il neo-entrato Kramer che colpisce un palo clamoroso, strozzando in gola agli olandesi una rete che avrebbe potuto rimescolare le carte del girone, soprattutto per il secondo posto. Finisce dunque 2-1 per gli ucraini, che confermano il loro cinismo e conquistano il secondo posto in solitaria. Migliore in campo per i padroni di casa, Jorgensen. Per gli ospiti in evidenza Bernard.