E' stata da molti considerata una "sfida spareggio" quella tra Juventus e Sporting Lisbona, dopo che entrambe le squadre hanno dimostrato di essere un gradino sotto al Barcellona e avendo entrambe battuto l'Olympiacos. L'allenatore dei portoghesi, Jorge Jesus, sa che ti tratta di una partita molto importante, ma rasserena gli animi e cerca di allentare la tensione in vista del match, pur sapendo quanto può contare vincere a Torino: "E' sicuramente una partita importante dove fare il risultato può aiutarci tantissimo per raggiungere l'obiettivo, ma in questo momento tutte e tre le squadre - non voglio escludere ancora l'Olympiacos - possono arrivare seconde. Domani sarà importante, ma non decisiva e così determinante."
La volontà principale di Jesus è quella di proporre un'analisi lucida e razionale del match e di togliere di dosso pressione ai suoi giocatori, pur riconoscendo il valore dell'avversario: "Non è una squadra che ha bisogno di presentazioni, è arrivata due volte in finale di Champions negli ultimi tre anni. Questo però non deve rovinare la nostra fiducia, dobbiamo fare una bella partita per fare risultato e dobbiamo giocarla nel migliore dei modi" e sul momento difficile dei bianconeri aggiunge: "Alla fine hanno perso solo una partita in campionato e un'altra in Champions, non sta facendo una stagione negativa come molti dicono".
Un avversario, la Juventus, che Jesus ha già affrontato tre anni fa in semifinale di Europa League, sulla panchina del Benfica, regalando ai tifosi una grande impresa e scrivendo forse la pagina più nera dell'era Conte insieme all'eliminazione col Galatasaray: "Mi piacerebbe rivivere le stesse sensazioni di quella semifinale, so di avere una squadra che ha tutte le caratteristiche per ottenere un risultato positivo. Quell'anno la Juve aveva un squadra molto forte esattamente come quest'anno, anche se sono diverse. Quella Juve aveva Pogba e Vidal ma questa ha Matuidi e Bentancur nelle stesse posizioni e sono anche loro giocatori di grande valore". Arriva poi inevitabile la domanda su Dybala e il presunto paragone con Messi: "E' un grande giocatore, ma Messi e Messi e hanno caratteristiche diverseo. Noi lo affronteremo cercando di coprire la zona dove giocherà di più, ma non imposteremo la partita su di lui".
Il discorso vira poi sullo Sporting, e in particolare sulla lunga lista di convocati per il match di domani sera all'Allianz Stadium. L'allenatore portoghese spiega così la scelta: "Ho portato tutta la rosa tranne i due infortunati, perché non sono soltanto l'allenatore di undici giocatori ma di tutto un gruppo. Abbiamo bisogno di tutti per il percorso che stiamo facendo come squadra". Con 24 convocati i dubbi sulla formazione sono tanti, e in particolare sono in bilico Doumbia e Coentrao, non al meglio fisicamente dopo un infortunio: "Per ora sembrano in condizione di giocare, ma domani ci sarà l'allenamento di rifinitura e lì valuteremo il tutto. A volte negli allenamenti accadono cose che non ci si aspetta e bisogna cambiare tutto.