Seconda sconfitta consecutiva ed uno stop che fa male, molto male. Il Chelsea sprofonda a Selhurst Park contro un Crystal Palace capace di segnare i primi due goal della sua stagione in Premier League e trovare la prima vittoria dopo 7 sconfitte di fila. Partita anche sfortunata, visto che il vantaggio delle Eagles arriva dopo una carambola fra Cabaye e Azpilicueta che beffa Courtois; i Blues pareggiano grazie al primo goal di Bakayoko in campionato, ma prima della fine del primo tempo l’ex Manchester United Wilfried Zaha firma il 2-1 decisivo. Terzo stop in 8 giornate per il Chelsea, quinto posto - scavalcato dal Watford - e vetta che ora dista 9 lunghezze.
Se il ko interno contro il Manchester City è accettabile, la scivolata contro la squadra di Roy Hodgson deve far riflettere Antonio Conte. È vero che mancavano due pedine fondamentali, come Kantè e Morata, ma è anche vero che l’impegno permetteva ai tifosi di aspettarsi una vittoria, seppur con diverse defezioni. Forse è proprio questo il problema: la mancanza di alternative di livello. Il manager leccese non ha mai mancato occasione di ribadire a mezzo stampa la sua insoddisfazione per il mercato operato dalla società, però per acquistare Bakayoko dal Monaco sono stati sborsati oltre 40 milioni di sterline ed il suo partner a Selhurst Park era Cesc Fabregas, che non ha bisogno di grosse presentazioni; l’ex allenatore della Juventus ha però ragione sulla questione centravanti.
Batshuayi nella scorsa stagione ha dimostrato di non essere all’altezza del ruolo, nonostante alcuni exploit come il goal al West Bromwich decisivo per la conquista del titolo, o come la zampata in extremis contro l’Atletico Madrid in Champions League, ed infatti Conte ha insistito fino all’ultimo per avere Fernando Llorente, finito poi al Tottenham – motivo per il quale, si dice, l’italiano abbia anche pensato alle dimissioni. I numeri sono impietosi: Alvaro Morata è il capocannoniere di squadra per distacco con i suoi 7 goal stagionali; Batshuayi è secondo con 5, ma pesa la tripletta segnata in League Cup al Nottingham Forest, mentre i terzi attuali, Marcos Alonso e Pedro, sono fermi a 2. Anche l’inizio della stagione scorsa si allineava ai numeri di quest’anno, ma all’ottava giornata di 12 mesi fa ci fu la svolta, contro l’Hull City, con il cambio di modulo e l’avvio della serie infinita di vittorie consecutive.
Ora il pensiero si rivolge alla Champions League. In arrivo c’è la doppia sfida contro la Roma, impegno che può decidere la qualificazione agli ottavi di finale del Chelsea: per Antonio Conte sarebbe una bella boccata d’ossigeno.