L'Arsenal continua a perdere punti dalla vetta, ritrovandosi ora a -9, mentre il Watford è clamorosamente quarto a 7 punti dal Manchester City. I Gunners mantengono la gestione della palla per la maggior parte del tempo e concedono ben poco al Watford, passando poi in vantaggio con un colpo di testa di Mertesacker. Nel secondo tempo, prima una leggerezza di Bellerin e poi un'azione difensiva confusa in area, portano il Watford a segnare con Deeney su rigore e con Cleverley nei minuti di recupero.

PRIMO TEMPO

Una partita quella del Vicarage Road che fatica a decollare nei primi venti minuti di gioco, nonostante i ritmi siano abbastanza alti, con entrambe le squadre che non si nascondono. Il copione della gara è chiaro: l'Arsenal mantiene il possesso e prova a fare la partita e il Watford sfrutta ogni recupero palla per offendere gli avversari. E sono proprio i padroni di casa ad avere la prima vera occasione della partita al ventesimo: Doucourè fa valere le sue strabilianti doti atletiche e fisiche sulla difesa dell'Arsenal smarcandosi sulla fascia sinistra e provando un tiro cross che viene deviato da Pereyra, ma l'ex Juventus ed Udinese non trova lo specchio della porta di Cech. Risponde l'Arsenal al minuto 28' con un gran tiro di esterno-collo da parte di Elneny, con l'egiziano che raccoglie al limite dell'area dopo un'azione di Welbeck e scarica il suo destro sfiorando la traversa.

Ci riprova l'egiziano 9 minuti dopo con un piatto che però risulta piuttosto innocuo per Gomes. Ma la monopolizzazione del gioco da parte dell'Arsenal viene premiata al 39': corner di Xhaka e stacco imperioso del gigante tedesco Mertesacker, vantaggio Gunners e Watford costretto a scoprirsi adesso. Gli Hornets subiscono il colpo psicologico dato dal gol dell'Arsenal e si fanno schiacciare ancora di più, con gli ospiti che vanno vicini al gol per due volte in pochi minuti: prima con Bellerin che spreca un'occasione clamorosa dopo l'assist di Iwobi, poi con il mancino a giro di Xhaka, che viene bloccato da Gomes.

 

SECONDO TEMPO

Dobbiamo aspettare il 53esimo nella seconda frazione per vedere una reazione degli uomini di Marco Silva, con Richarlison che sfrutta tutta la sua velocità e la sua tecnica per rientrare sul destro e provare a giro. Il tiro però non è preciso e Cech deve solo assicurarsi che la palla termini a lato. Al 64' è invece l'Arsenal a sfiorare il raddoppio con un gran diagonale tentato da Alex Iwobi, una conclusione perfetta, non fosse che Gomes è in giornata di grazia e compie un salvataggio clamoroso. Il portiere brasiliano sei minuti dopo si ripete, ma stavolta su Mesut Ozil, entrato pochi minuti prima al posto dell'infortunato Welbeck. Il tedesco da pochi metri conclude sul portiere brasiliano. Sull'azione successiva ingenuità di Bellerin che si lascia anticipare da Richarlison e poi lo atterra in area, l'arbitro concede calcio di rigore. Dagli undici metri Deeney, subentrato a Gray, non sbaglia e riporta il risultato sul pareggio.

Al 75' è ancora Richarlison a rendersi pericoloso con un tiro dal limite dell'area che però accarezza solo l'esterno della rete. L'esterno brasiliano si conferma uomo più pericoloso dei suoi. All'ottantesimo il Watford sostituisce Pereyra con Capoue, ed è proprio il francese tre minuti dopo il suo ingresso in campo a creare l'occasione del possibile vantaggio, tiro di destro che viene deviato e va a cozzare contro il palo alla destra di Cech, che sarebbe stato impotente in caso la palla avesse inquadrato lo specchio della porta. L'Arsenal si lancia all'arrembaggio negli ultimi minuti, con quasi tutti gli effettivi ad offendere, ma senza trovare mai un tiro davvero pericoloso. La beffa è dietro l'angolo e porta il nome di Cleverley, che al 92' si trasforma in rapace d'area e raccoglie una palla vagante nell'area dei gunners battendo Cech con il piatto e dando ai padroni di casa il vantaggio definitivo.

 

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Lucio Ruggiero
Studia lettere moderne alla Federico II di Napoli, diplomato al Liceo classico Pietro Giannone di Benevento. Interista sfegatato e amante del calcio sin da bambino. Sogna un giorno di fare il giornalista sportivo.