La Croazia espugna Kiev e grazie a questa vittoria si qualifica per gli spareggi, che regaleranno quattro posti per il Mondiale di Russia 2018. La nazionale di Dalic, scesa in campo con il 4-2-3-1 con Kramaric, Modric e Perisic alle spalle dell'unica punta Mandzukic, decide fin da subito di imprimere ritmi al match, ma nonostante ciò non riesce a costruire occasioni degne di nota. Dall'altra parte l'Ucraina, disposta in campo con il 4-2-3-1 con Yarmolenko, Marlos e Konoplyanka a sostegno dell'unico centravanti Garmash, prova a fare la sua partita senza correre però il rischio di concedere il fianco all'avversario.

Ne esce così una sfida particolarmente equilibrata, con i padroni di casa che costruiscono le occasioni migliori. Il più pericoloso tra gli ucraini è Konoplyanka, ma il numero dieci non riesce ad essere sufficientemente preciso in fase di finalizzazione. Si va così al secondo tempo dove è la Croazia a fare la differenza con Kramaric. Il numero nove balcanico realizza due reti in otto minuti annientando così le speranze di vittoria degli ucraini, i quali abbozzano una reazione nel finale, che però si rivela vana. La Croazia può così festeggiare una vittoria meritata, che le permette di ottenere la qualificazione ai play-off, mentre per l'Ucraina è una sconfitta particolarmente bruciante per due motivi: il primo perché arrivata dinanzi ai propri tifosi, il secondo perché comporta l'addio al sogno Mondiale.

Pronti, via e la Croazia si rende subito pericolosa con Mandzukic, che stacca di testa sul cross di Vida, ma il centravanti della Juventus sbaglia mira e la palla termina di parecchi metri oltre la traversa. I balcanici sfruttano l'approccio favorevole per continuare ad attaccare con Perisic: il giocatore dell'Inter va al tiro dal limite dell'area, ma la sua conclusione si perde larga rispetto al palo destro della porta avversaria. Al 17' ha una buona opportunità Vida, ma il suo tiro dai 16 metri sorvola non di poco la traversa. L'Ucraina risponde quindi con Rakitsky, che va al tiro dalla distanza, ma la sua conclusione viene respinta con buona reattività dall'estremo difensore avversario. Alla mezz'ora Stepanenko prova a sorprendere il portiere croato con un tiro dai 30 metri: il suo destro non si rileva particolarmente preciso, infatti la sfera si perde di poco a lato. Un minuto dopo l'Ucraina costruisce la più ghiotta occasione per passare in vantaggio: Karavaev va al cross dalla fascia destra verso Konoplyanka, che colpisce bene di testa, ma la palla da lui sfiora solamente il palo sinistro della porta avversaria. Poco dopo ci riprova Stepanenko con un tiro dai 20 metri, ma anche in questo caso la sua conclusione non impensierisce Subasic, che blocca la sfera senza patemi. Su quest'occasione per il giocatore ucraino si chiude il primo tempo.

Il secondo tempo si apre sulla falsariga della prima frazione di gioco, poi al 62', a sorpresa, la Croazia passa in vantaggio: cross di Modric dalla trequarti destra, colpo di testa potente e preciso di Kramaric e per Pyatov non c'è nulla da fare. Il gol subito incide sul morale degli ucraini, che otto minuti dopo subiscono il raddoppio: Rakitic serve al volo Kramaric, che a porta vuota non deve far altro che depositare il pallone in fondo alla rete. L'Ucraina abbozza una reazione con Rakitsky, ma il suo tiro dalla distanza termina ampiamente a lato. Nel finale i padroni di casa provano a costruire qualcosa di pericoloso, ma la difesa croata riesce a respingere senza affanni tutte le conclusioni dei giocatori ucraini. La partita, quindi, si trascina verso la fine, con il triplice fischio dell'arbitro che sancisce la vittoria e conseguente qualificazione ai playoff della Croazia.