Una delle nazionali più forti del lotto rischia di perdere il mondiale, dopo averlo tenuto in pugno a lungo: questa sera la Croazia scoprirà il proprio destino, se dovrà passare dai play-off oppure se riuscirà nel miracolo di riprendersi la testa, che al momento appartiene all'Islanda, la quale non ha intenzione di perdere il treno che la porta dritta nella storia. C'è di mezzo anche l'Ucraina, nel gruppo I di qualificazione a Russia 2018. In tre, per un posto certo e uno, per i playoff, in forse.
Il programma
La vetta del gruppo è in mano all'Islanda, che con la straordinaria vittoria in Turchia di tre giorni fa ha spezzato l'equilibrio e messo la freccia sulle avversarie: 0-3 al sapore di mondiale. La Croazia ha fatto il resto, inceppandosi in casa contro la modesta ma ostica Finlandia: Hallgrimsson e i suoi vedono la Russia da vicino, devono però prima superare l'ultimo ostacolo, conquistare gli ultimi tre punti tra le mura amiche contro il Kosovo, fanalino di coda e squadra materasso del gruppo, come era lecito aspettarsi per una neo-nata realtà. Per tentare l'assalto finale e tagliare il traguardo per primo, l'ex dentista recupera anche Emil Hallfredsson, squalificato nella trasferta in Turchia di una settimana fa: il mediano dell'udinese potrebbe accomodarsi in panchina, visto che è probabile venga riproposto l'eccellente 4-4-2 della Vodafone Arena, con Finnbogason in avanti con Bodvarsson e Gylfi Sigurdsson da mediano con libertà di svariare.
Le combinazioni per l'Islanda sono piuttosto semplici. Vincendo è in ogni caso prima, pareggiando o perdendo chiude al primo posto solo se Croazia e Ucraina pareggiano a loro volta. Dovesse vincere la Croazia, all'Islanda il pari non basterebbe in ogni caso - differenza reti migliore per i balcanici - mentre se fosse l'Ucraina a vincere, l'Islanda manterrebbe il primo posto solo se la squadra di Sheva dovesse segnare al massimo soltanto più di un gol rispetto a lei vincendo sempre con un margine di una rete.
L'ipotesi più probabile vede comunque l'Islanda vincere, quindi quello tra Croazia e Ucraina è un vero e proprio spareggio per il play-off. Col pari sorridono i balcanici, forti di una miglior differenza reti, ma non sarebbero affatto sicuri di trovare posto negli spareggi. Lo stesso vale per l'Ucraina. Insomma, il pareggio, in fondo in fondo, non va davvero bene a nessuno.
Andriy Shevchenko deve fare i conti con le squalifiche di Ordets in difesa e di Kravets in attacco, quest'ultima alleggerita dai rientri di Kovalenko e Zinchenko, sempre da turni di riposo forzato per ragioni disciplinari. L'ex attaccante del Milan potrebbe lanciare dal primo minuto Marlos, il brasiliano naturalizzato dello Shakhtar Donetsk, subentrato all'intervallo della sfida col Kosovo. Con lui da falso nove, Kovalenko troverebbe spazio sulla trequarti, con Stepanenko e Rotan in mezzo. In difesa coppia rodata con Khacheridi e Kucher.
La Croazia recupera invece Badelj in mezzo al campo, ma dovrà fare a meno di Marcelo Brozovic e si porta dietro il dubbio relativo a Mario Mandzukic. Non dovesse farcela, l'assenza di Kalinic spalanca le porte ad Andrej Kramaric, con Rakitic a supporto insieme a Perisic e Kovacic. C'è penuria di esterni, abbondanza di intermedi: il nuovo commissario tecnico Dalic, in carica da due giorni, è già chiamato a fare scelte pesanti per un match decisivo.
In chiusura, l'ultima partita del girone mette di fronte Finlandia e Turchia, la guastafeste e la delusa, compagini che non hanno più nulla da chiedere al girone. La squadra di Lucescu prova a togliersi una seppur minima soddisfazione prendendosi tre punti. Probabilmente ci saranno tanti giovani in campo.