È andato quasi tutto secondo i piani per la Germania. I tedschi infatti, con diverse riserve in campo e in panchina, per i primi sessanta minuti fatica a scalfire la roccaforte messa in piedi dall'Azerbaijan ma poi, trovato il varco, i panzer dilagano. Tedeschi dunque ai Mondiali con dieci vittorie su dieci e il record di gol messi a segno, azeri che salutano la fase di qualificazione con però la consapevolezza di aver fatto il massimo.

Formazione Germania: Leno; Mustafi, Sule, Kimmich, Muller, Emre Can, Brandt, Sanè, Wagner. Stindl, Goretzka. All. Low.

Formazione Azerbaijan: Agayev, Abishov, Huseynov, Garayev, Khaliladze, Mirzebekov, Almeida, Amirguliyev, Huseynov, Ismaylov, Sheyadev. All. Prosinecki.

PRIMO TEMPO

La Germania è già aritmeticamente qualificata per i Mondiali di Russia 2018 e a Kaiserslautern ospita l'Azerbaijan, già eliminata. Tutto fa pensare che finirà con la solita goleada e infatti i padroni di casa trovano il vantaggio già al 9'. Corner, palla che arriva a Goretzka il quale con un potente colpo di tacco sorpende tutti e la mette dentro sul primo palo (1-0).  Devono stare attenti però i panzer, perchè gli azeri al 13' cercano il pareggio, non volendo stare a guardare (cosa che porterebbe all'ennesima goleada). Seyadev trova un bel filtrante per Almeida, che in area fa a sportellate con un difensore e non riesce a calciare perfettamente, mandando il suo tiro a lato davanti a Leno. Stranamente i tedeschi, nonostante la fama di squadra sempre alla caccia del gol, non pungono partircolarmente, forse anche per i diversi cambi effettuati da Low. Al 22' tegola per i bianchi, Sule non riesce a restare in cambio e al suo posto entra Rudiger. Va tutto a vantaggio dell'Azerbaijan, il cui obiettivo è evitare l'imbarcata.

Per avere un altro squillo bisogna aspettare la mezz'ora. Grande triangolo sulla destra di Thomas Muller, che elude tutti i difensori avversari, palla in mezzo per Wagner che, a botta sicura, centra però Agayev, con la palla che finisce sul palo e poi carambola sul corpo della punta. Al 34' arriva l'impensabile. Sheyadev parte in velocità e Mustafi si fa male inseguendolo, l'azero ha dunque campo libero, entra in area, viene recuperato, con una sterzata inquadra la porta e calcia, battendo Leno sul suo palo (1-1). Intanto il difensore dell'Arsenal esce per Ginter, per il secondo infortunio tra i tedeschi. La squadra di Low è costretta a reagire. Al 38' Wagner si mangia la seconda clamorosa palla gol che gli capita, spedendo il suo colpo di testa proprio addosso al portiere avversario, che in salto salva il risultato. Allo scadere Wagner trova con una sponda Sanè, il quale in area scarica un bolide che si spegne però sul fondo. Il pareggio quindi tiene col brivido.

SECONDO TEMPO

Ovviamente nella ripresa la Germania vuole rimettere a segno il gol del vantaggio e torna in campo agguerrita. Al 47' Brandt riceve palla in area e in girata riesce a girare il pallone verso la porta, ma Agayev salva ancora una volta tutto. Cinque minuti dopo Brandt si trasforma in assist man e mette in mezzo dalla destra, sulla palla arriva Sanè, che però spedisce alto il tiro. Gli ospiti non possono reggere a lungo una pressione del genere e infatti al 54' capitolano: cross al centro, Wagner ci arriva di testa sul secondo palo, palla che sembra salvata sulla linea da un giocatore azero, ma la goal line technology dice invece che è gol (2-1). Premono sull'acceleratore ora i panzer, per chiudere i giochi. Al 61' Stindl disegna da fuori area una bella traiettoria, che però si spegne sul palo. Ci pensa due minuti dopo Rudiger a mettere in ghiaccio la partita: corner, il difensore salta e schiaccia di testa, mandando la palla in rete (3-1). Lo stesso Rudiger al 65' rischia di regalare la palla per riaprire tutto, ma il tiro a giro di Huseynov è facile preda per Leno.

Dilaga la Germania, ribaltamento di fronte, palla in mezzo di Sanè e Goretzka arriva di gran carriera ad insaccare la doppietta personale e il poker (4-1). Crolla così in pochi minuti il bunker rosso. Bordata di Emre Can dalla distanza al 72', Agayev vola ed alza sopra la traversa, confermando l'ottima prestazione. Il centrocampista del Liverpool ci riprova all'81', stavolta la fucilata è imprendibile per l'estremo difensore avversario (5-1). L'Azerbaijan ha un piccolo moto d'orgoglio e all'85' Mirzabekov sulla destra ha spazio per calciare, palla che sbatte sul palo e viene messa in angolo da Ginter. È l'ultima fiammata, finisce 5-1.