L'Africa lancia la sua prima squadra verso la spedizione mondiale, la Nigeria è pronta a volare in Russia per giocarsi le sue carte. Alle Super Aquile basta la vittoria di misura sullo Zambia per ottenere la matematica certezza del primo posto nel girone e la qualificazione al Mondiale russo.
Il match giocato a Uyo è deciso dalla rete di Alex Iwobi, centrocampista in forza all'Arsenal e subentrato a gara in corso, che al 70' buca il portiere avversario con un tiro dal centro dell'area. Grazie alla vittoria sullo Zambia, seconda in classifica, la Nigeria sale a tredici punti e nel prossimo Giugno andrà in Russia per partecipare al suo sesto Mondiale, il terzo consecutivo dopo l'assenza a quello del 2006, vinto dall'Italia e giocatosi in Germania.
Chi invece dovrà aspettare un ulteriore mese per poter festeggiare l'accesso alla fase finale del prossimo Mondiale è la Tunisia. La selezione di Maàloul vince in Guinea per 4-1 grazie alla tripletta di Msakni, ma per poter avere la certezza matematica del primo posto dovrà strappare almeno un pareggio nell'ultima gara del girone contro la Libia, ultima nel girone e già fuori dai giochi.
Non sarà al Mondiale il Ghana che dopo le tre partecipazioni consecutive dal 2006 al 2014 abdica in favore di una tra Egitto ed Uganda, con i primi favoriti. La selezione di Hector Cuper, infatti, dovrà ottenere la vittoria stasera contro il Congo per poter essere certa della qualificazione.
Serve una vittoria anche al Senegal che con due partite in meno guarda tutti dall'alto verso il basso nel girone D. I Leoni giocheranno entrambi i match con il Sudafrica e dovranno ottenere due punti per poter volare in Russia, ma vincere nel primo incontro stroncherebbe ogni velleità di Capo Verde e Burkina Faso.
Si giocheranno, invece, tutto all'ultima gara Costa d'Avorio e Marocco. Le due selezioni occupano i primi due posti del girone C e nell'ultimo match si scontreranno dando vita ad un emozionante spareggio, con i marocchini favoriti visto il punto di vantaggio in classifica che gli permette di qualificarsi anche solo con un pareggio.