Austria - Serbia 3-2
11' Milivojevic (S), 25' Burgstaller (A), 76' Arnautovic (A), 83' Matic (S), 89' Schaub (A).
Austria (4-2-3-1) - Lindner; Bauer, Dragovic, Danso, Wober; Baumgartlinger, Ilsanker; Kainz (61' Schaub), Grillitsch (77' Lazaro), Arnautovic; Burgstaller (82' Gregoritsch). All. Koller
Serbia (3-4-2-1) - Stojkovic; Ivanovic, Mitrovic, Nastasic; Rukavina (69' Ljajic), Milivojevic, Matic, Kolarov; Gacinovic (87' Prijovic), Tadic; Mitrovic. All. Muslin
L'Austria, già fuori dai giochi, riapre la corsa al primo posto nel gruppo D di qualificazione a Russia 2018. A Vienna batte la Serbia capolista per 3-2 e fa un favore a Galles e Irlanda, che si rifanno sotto e si sfideranno alla prossima giornata. 18 punti per gli slavi, 17 per i gallesi e 16 per gli Irlandesi.
Con tanti giovani in campo - Wober all'esordio assoluto - la squadra di Koller parte benissimo. La Serbia, senza Kostic, fa più fatica e rischia due volte, ma Kainz e Arnautovic graziano. Alla prima azione d'attacco la squadra di Muslin va in gol: Milivojevic raccoglie una ribattuta e arma il destro, dritto all'angolino basso. Danso si divora l'1-1, a capitalizzare il dominio austriaco ci pensa dunque Burgstaller con un sinistro sporco ma efficace, dopo essere partito in profondità beffando la difesa. Dopo il primo gol in Nazionale, la punta dello Schalke sfiora anche il secondo: miracolo di Stojkovic sul tiro a botta sicura. Poco prima Ivanovic aveva provato di testa a ristabilire la situazione, scheggiando la parte superiore della traversa. Nel finale spazio anche per Tadic, che si accende all'improvviso e cerca il sinistro dalla distanza, bravissimo Lindner in tuffo a tenerla.
L'avvio di riprese vede ambo le compagini tirare un pizzico il fiato, almeno per qualche minuto: Grillitsch suona la carica dopo l'ora di gioco un un sasso che Stojkovic toglie dal sette, ma nulla può sul tocco di Arnautovic, che al 76' rimette avanti i padroni di casa concludendo un'ottima azione corale. La Serbia non ci sta: Lindner con un miracolo nega il pareggio, che arriva comunque a sette dal termine con Matic, che risolve una palla vagante a centro area. Esplodono i tifosi ospiti, ma la beffa è dietro l'angolo: a ridosso del triplice fischio, infatti, un cross tagliato di Schaub si insacca beffardamente sul secondo palo. Finisce 3-2, delusione per i tanti tifosi serbi accorsi a Vienna: il discorso è rimandato.
Irlanda - Moldavia 2-0
2' e 19' Murphy (I).
Irlanda (4-3-3) - Randolph; Christie, Duffy, Clark, Ward; Hoolahan (79' McGeady), Meyler, Hendrick; O'Dowda, Long (83' Maguire), Murphy (79' Arter). All. O'Neill
Moldavia (4-3-2-1) - Cebanu; Bordian, Racu, Epureano, Rozgoniuc; Gatcan, Anton, Ionita; Platica (79' Platica), Dedov (55' Cociuc); Ginsari. All. Dobrovolski
NOTE: al 90+2' espulso Gatcan (M).
Vittoria morbida ma importante per l'Irlanda, sempre terza nel gruppo D, ma a 16 punti, -2 dalla Serbia capolista e a un punto dal Galles, prossima avversaria in un match bollente. Tutto facile all'Aviva Stadium contro la Moldavia, nonostante le diverse assenze (squalificati McClean e Brady, out anche Walters): 2-0 il finale.
Due minuti di gioco ed è subito vantaggio: rimessa lunga di Ward, palla sporcata che giunge sul sinistro di Murphy, girata mancina e gol del vantaggio. La punta del Nottingham Forest si ripete al 19', capitalizzando un dominio territoriale netto con un bel colpo di testa su suggerimento di Ward. Poco prima era stato Long a sfiorare la rete. Il doppio vantaggio immediatamente acquisito permette all'Irlanda di gestire a proprio piacimento la partita, sfiorando anche più volte il gol senza concedere praticamente nulla, nel primo tempo come nella ripresa. Long avrebbe il pallone del 3-0, ma manda sul fondo a porta sguarnita. La gara scorre liscia fino al triplice fischio. Da segnalare nel recupero il rosso comminato a Gatcan.
Kosovo - Ucraina 0-2
60' aut. Paqarada (K), 87' Yarmolenko (U).
Kosovo (4-5-1) - Ujkani; Vojvoda, Rrahmani, Jashanica, Paqarada; Rashica, Musolli (83' L. Kastrati), Halimi, Kryeziu (53' Rashani), Celina; Muriqi (70' Nuhiu). All. Bunjaki
Ucraina (4-2-3-1) - Pyatov; Karavaev, Khacheridi, Ordets, Matviyenko; Garmash, Sydorchuk; Yarmolenko, Rotan (63' Stepanenko), Konoplyanka (88' Buyalskyy); Kravets (46' Marlos). All. Shevchenko
Soffre l'Ucraina, ma vince e riaggancia la Croazia a 17 punti, meno due dall'Islanda capolista del gruppo I con lo scontro diretto tra le inseguitrici all'ultima giornata. Sul campo del Kosovo gli uomini di Shevchenko sprecano tantissimo prima di vincerla per 0-2 nella ripresa.
Konoplyanka è da subito ispirato e chiama subito in casa Ujkani, poi Garmash da due passi calcia malissimo, su azione ispirata dall'esterno dello Schalke. Imprendibile l'ex Dnipro, colpisce anche un palo da 25 metri, poi Kravets si mangia il gol sulla ribattuta a porta vuota. La pioggia si fa sempre più insistente su Shkoder, Sheva cerca soluzioni inserendo anche Marlos all'intervallo. L'uomo più pericoloso è però sempre Konoplyanka, tanto che da un suo cross, all'ora di gioco, arriva il gol che sblocca la gara: è un'autorete di Paqarada, che incorna nella porta sbagliata. Garmash potrebbe anche chiuderla da subito, se lo divora e lascia la sfida in bilico. Ci vuole Yarmolenko per chiudere la situazione, all'87esimo, con una girata mancina che spegne definitivamente la gara.