In tutto il mondo, nessuna partita è sentita e vissuta, tanto dai tifosi quanto da giocatori ed allenatori, come un derby. Londra, con la sua galassia di squadre, è oramai una girandola di stracittadine, ma alcune partite sono diverse dalle altre. È il caso per esempio di Chelsea-Arsenal, la sfida tra i due blasoni più importanti della capitale, nonché i più ricchi di trofei. Questo pomeriggio, a Stamford Bridge, arriva il primo Chelsea-Arsenal della Premier League 2017/18. Andiamo ad analizzarlo.
Chelsea che arriva alla gara sulle ali della splendida vittoria in Champions: 6-0 siglato, tra gli altri, da un gollonzo di Zappacosta al modesto Qarabag. Si tratta della quarta vittoria di fila. La stagione infatti era iniziata nel peggiore dei modi, con la sconfitta ai rigori (proprio contro l'Arsenal) in Community Shield, le lamentele di Conte riguardo al mercato, con tante trattative sfumate, ed il clamoroso 3-2 incassato all'esordio contro il Burnley. Dalla seconda giornata, però, i Blues hanno rialzato la testa, trovando il loro gioco e battendo in fila Tottenham, Everton e Leicester.
Dall'altra parte, l'Arsenal se possibile si appresta ad affrontare una stagione ancora più travagliata. Alexis Sanchez e Mesut Ozil sono rimasti, ma senza rinnovo del contratto. Questo vuol dire che da gennaio saranno liberi di trattare con altri club, e probabilmente Wenger li perderà senza ricevere nulla in cambio. Il primo trofeo è già arrivato, con il Community Shield conquistato ad agosto, ma in campionato i Gunners stentano a decollare: dopo la vittoria in rimonta sul Leicester sono arrivate le due sconfitte contro Stoke e Liverpool, con un totale di cinque gol incassati e nessuno segnato. La sosta ha permesso al tecnico alsaziano di riordinare le idee e di lavorare sul morale della squadra, ed i frutti sono arrivati: 3-0 secco sul Bournemouth, 3-1 in rimonta sul Colonia nella gara di Europa League, dopo aver chiuso in svantaggio il primo tempo. Ora, un test probante dimostrerà se è stata solo una crisi di fine estate o se i Gunners hanno davvero un problema strutturale.
L'unico assente per Antonio Conte è Danny Drinkwater, che dopo aver esordito contro il Leicester, sua ex squadra, ha accusato un problema al tallone. In mediana, dunque, l'allenatore azzurro dovrebbe scegliere tutti i muscoli di Kante e Bakayoko, con Moses ed Alonso sulle fasce. Dietro, solita linea di "fedelissimi", con Azpilicueta, Cahill e David Luiz a difendere Courtois. Nel tridente, invece, confermato Morata con Pedro, ma attenzione a Willian: il brasiliano insidia la titolarità di Eden Hazard, che potrebbe usufruire di un turno di riposo.
Anche Arsene Wenger potrebbe fare a meno di uno dei suoi uomini migliori come Sanchez: nel 3-4-3, possibile vedere un tridente con Welbeck e Ozil a supporto di Lacazette. Dopo il turnover di Europa League, dovrebbero tornare comunque tutti i titolari: out solo gli infortunati Cazorla e Coquelin, linea a 4 che quindi dovrebbe essere composta da Xhaka e Ramsey tra Bellerin e Kolasinac. Dietro, confermato il progetto della difesa a tre con Monreal, Koscielny e Mustafi davanti a Petr Cech.
Chelsea (3-4-3): Courtois; Azpilicueta, David Luiz, Cahill; Moses, Kanté, Bakayoko, Alonso; Pedro, Morata, Willian. All. Conte
Arsenal (3-4-3): Cech; Mustafi, Koscielny, Monreal; Bellerin, Ramsey, Xhaka, Kolasinac; Welbeck, Lacazette, Ozil. All. Wenger