Dopo aver dormito per quasi tutta la sessione di calciomercato, il Tottenham si è svegliato giusto in tempo per piazzare importanti colpi. Una raffica, acquisti uno dietro l'altro, tutti il 31 agosto. Alla fine, possiamo dire che quello degli Spurs è stato uno dei mercati più intelligenti dell'intera Inghilterra. Ha venduto tanto la società del nord di Londra: Walker (51 milioni), Wimmer (19), Bentaleb (riscattato dallo Schalke per 19 milioni), N'Jie (7) e Fazio (3,2). Cessioni che hanno generato un tesoretto che ha permesso ai londinesi di agire sul mercato, ed essere quindi protagonisti, completando operazioni mirate, volte a migliorare la precedente rosa.

Tutto è iniziato con il colpo Davinson Sanchez, uno dei migliori prospetti a livello mondiale per quel che riguarda la difesa. Andrà a comporre con l'esperto Vertonghen la coppia centrale difensiva titolare. La difesa è stata poi puntellata anche dall'acquisto di Serge Aurier. Una pescata 'con i fiocchi', in quanto gli Spurs si sono assicurati un giocatore dal potenziale infinito, sborsando relativamente poco, appena 25 milioni. Un vero e proprio affare quello che il Tottenham ha portato a compimento con il Paris Saint-Germain. Aurier sarà il titolare indiscusso della fascia destra degli Spurs. Per completare il reparto, ecco anche Juan Foyth, diciannovenne argentino prelevato dall'Estudiantes. Proprio a Londra avrà l'opportunità di crescere e formarsi, in un ambiente che da sempre è stato d'aiuto per quei giovani calciatori che dal Sud America, o da altre parti del Mondo sono sbarcati nella periferia a nord della Capitale inglese.

Davinson Sanchez, con la maglia dell'Ajax, sua ex squadra. Fonte: Getty Images
Davinson Sanchez, con la maglia dell'Ajax, sua ex squadra. Fonte: Getty Images

E' stato strappato alla concorrenza del Chelsea di Antonio Conte l'attaccante spagnolo Fernando Llorente. L'ex Swansea andrà a ricoprire il ruolo di riserva di lusso di Harry Kane, cercando di rilanciarsi dopo qualche passaggio a vuoto degli ultimi periodi. Tredici i milioni di euro che sono andati a finire nelle casse del club gallese. La mossa più importante del Tottenham, però, è stata quella di confermare i suoi big. Detto del punteros Kane, punta di diamante nell'attacco Spurs che continuerà a garantire gol a raffica, sono rimasti al loro posto anche i fantasisti Dele Alli ed Eriksen, oltre al motorino Son, pupillo di Pochettino. Fantasia, estro, e tecnica sopraffina ancora al servizio del trainer argentino nativo di Murphy. Compito dell'allenatore, sarà anche quello di cercare di rispolverare Erik Lamela, un 'Principe del Pallone' divenuto tutto ad un tratto rospo. Con l'argentino, bisognerà agire soprattutto sulla psiche, cercando di sbloccarlo mentalmente e riportarlo ai fasti di un paio di anni fa.

In una Premier che, in un certo senso, si sente obbligata a spendere, la scelta del Tottenham è decisamente in controtendenza: mantenere un’ossatura stabile negli anni, arricchendola di pochi elementi ma mirati. Alla fine, comunque, seppur gli acquisti non siano stati numerosi, si è speso. Può essere riassunto così il mercato estivo degli Spurs, che dopo il secondo posto dello scorso campionato, si sono presentati ai nastri di partenza della Premier League 2017/2018 leggermente indietro, in griglia, rispetto alle due squadre di Manchester ed al Chelsea, che sulla carta dovrebbero contendersi il titolo. Manca all'appello l'acquisto di un centrocampista di qualità, innesto che avrebbe potuto colmare il gap con le tre squadre succitate. A lungo si è seguito Ross Barkley, che però ha deciso di non muoversi da Liverpool, sponda Everton, dopo il suo 'virtuale' passaggio a Londra, da Conte.