Sembrava essere iniziata in modo diverso la stagione 2017/2018 dell'Arsenal. Almeno questo faceva pensare la vittoria del Community Shield ottenuta ai rigori e la vittoria in rimonta per 4-3 sul Leicester. A quanto pare però non sono bastati Lacazette e Kolasinac a risolvere i problemi dei Gunners. I due nuovi innesti hanno dato una piccola sterzata sin da subito. Il bosniaco ha mostrato buona solidità in difesa e di saper colpire anche in area di rigore (suo il gol in Supercoppa). Il francese invece, pagato ben 60 milioni d'euro, è partito subito dando la sensazione di essere effettivamente in grado di reggere l'attacco della squadra di Wenger, sbloccandosi già contro le Foxes. La squadra inoltre sembrava girare nonostante l'assenza di Sanchez e le incertezze legate a Ozil e Oxlade-Chamberlain (tutti e tre in scadenza di contratto nel 2018). Si è rivelato essere però un fuoco di paglia questo bell'avvio. Subito dopo è arrivata infatti la sconfitta in casa dello Stoke City, in una partita in cui è stato pagato probabilmente l'unico contropiede concesso ai padroni di casa. L'attacco però è tornato abulico, con Ozil spento e Welbeck impreciso, e il centrocampo non è stato in grado di dare il proprio supporto, con Ramsey a secco di inserimenti e Xhaxa senza idee partircolarmente rilevanti. Anche Oxlade-Chamberlain è parso avere la testa altrove. Gli scricchiolii si sono tramutati in crollo strutturale ad Anfield Road, dove Wenger ha scelto di mettere in campo l'ultimo del trio in scadenza, ovvero "El Nino Maravilla" Sanchez, al posto di Lacazette. La presenza di tutti i giocatori tecnicamente sul mercato e la contemporanea disfatta per 4-0 sono probabilmente solo una coincidenza. È chiaro però che c'è un grosso problema, soprattutto a livello mentale. Il fatto che i tre giocatori copertina dell'Arsenal siano in scadenza e due hanno chiesto rumorosamente la cessione non può non aver avuto ripercussioni sui compagni.

Sanchez nel match col Liverpool. Fonte: http://images.indianexpress.com
Sanchez nel match col Liverpool. Fonte: http://images.indianexpress.com

La società e Wenger hanno deciso di iniziare a porre rimedio alla situazione cedendo nell'ultimo giorno di mercato Oxlade-Chamberlain al Liverpool per 38 milioni, dopo aver flirtato per molto tempo con il Chelsea. Ecco che uno dei tre in scadenza è dunque andato via, anche se non è arrivato nessuno per sostiurlo. Forse si vuole puntare sull'eterna promessa Walcott, finito ai margini grazie a Chamberlain e che sicuramente non ha preso bene la cosa. Ora probabilmente avrà più spazio e quindi i Gunners si sono liberati di uno scontento ritirando probabilmente su il morale di un altro giocatore importante nel recente passato dei biancorossi. Resta però il fatto che Alexis Sanchez avesse chiesto la cessione, oltre che essere in scadenza. In più c'è da aggiungere anche Ozil con contratto fino al 2018. Infine, c'è una difesa a tre che non sembra convincere troppo, dato che sembrano mancare proprio gli uomini per farla. Dietro Kolasinac è adattato a centrale, Mertesacker è sulla via del ritiro, Gabriel Paulista è stato venduto al Valencia e Mustafi ha passato il mese di agosto accostato alle squadre più disparate.  Sembra dunque che l'Arsenal abbia poche idee e ben confuse. In realtà Wenger ha già chiarito la sua posizione. Sanchez e Ozil restano e giocano anche se hanno altre offerte e tra i sei mesi potranno firmare per un altra squadra gratuitamente, mentre la difesa a tre non si tocca. Viene da chiedersi, visto che l'anno scorso non è arrivato l'accesso alle coppe europee e quest'anno in tre partite è arrivata una sola vittoria, per quanto sarà sostenibile questa situazione.

Ozil nel match con lo Stoke. Fonte: https://cc-media-foxit.fichub.com
Ozil nel match con lo Stoke. Fonte: https://cc-media-foxit.fichub.com

L'acquisto di Lacazette è stato molto importante, ma se coloro che devono supportarlo hanno la testa altrove le cose si fanno difficili comunque. Da qui l'idea di Wenger di dare più spazio a Welbeck, che però ha avuto infortunii gravi in passato e non sembra avere più il guizzo da giocatore d'alto livello che aveva fino a pochi anni fa. Sanchez sembra veramente difficile da convincere a restare. City e PSG erano su di lui e avrebbero pagato probabilmente qualsiasi cifra posta dai Gunners, tenere il giocatore controvoglia aggravia i problemi e la cosa si è vista tra le assenze "sospette" nelle prime partite e la partita di Liverpool. Per Ozil forse si può fare qualcosa invece. Il tedesco già prima era criticato per le prestazioni altalenanti, ora è proprio un disastro, visto che persino Gerrard, leggenda del Liverpool (e che quindi in teoria non c'entrerebbe nulla), si è preso la briga di attaccarlo: "La sua prestazione mi lascia frustrato. È un giocatore di classe mondiale ma non sa affrontare le due fasi di gioco. I top player fanno entrambe le cose: quando perdono palla aiutano i propri compagni mentre è chiaro che lui non sa cosa fare. Le uniche cose che sa fare sono con il pallone tra i piedi quando prova a creare occasioni. Quando il possesso è gestito dagli avversari non è un buon compagno di squadra. Nelle partite in trasferta è una zavorra, le sue prestazioni spesso sono insufficienti. Mi preoccupa il suo linguaggio del corpo. Wenger deve dargli una raddrizzata." Mesut non ha avuto richieste particolari sul mercato e questo dovrebbe fargli fare qualche riflessione. Un rinnovo di contratto e poi una strigliata da parte di Wenger forse permetterebbero all'Arsenal di ritrovare almeno uno dei suoi top player. Perchè tra stelle scontente e moduli che puzzano di bruciato, la situazione si sta facendo troppo bollente.

(Fonte virgolettato: https://www.foxsports.it/2017/08/20/gerrard-dichiarazione-polemica-ozil-arsenal/ )