Europa League - Everton, too easy (ma col brivido): 2-0 all'Hajduk Spalato e qualificazione in tasca

Keane e Gueye chiudono il match già nel primo tempo. I croati provano la reazione nella ripresa ma si sbattono sul muro innalzato da Pickford: una formalità giocare il ritorno?

Europa League - Everton, too easy (ma col brivido): 2-0 all'Hajduk Spalato e qualificazione in tasca
Idrissa Gueye firma così la rete del 2-0. | Everton, Twitter.
phillip-sottile
Di Gianluigi Sottile

Nuovo Everton, vecchi difetti. I tanti acquisti portati dalla sessione estiva non hanno cancellato i problemi su cui Koeman dovrà lavorare per far compiere ai suoi il famoso salto di qualità: lo ha dimostrato anche la prova di stasera contro l'Hajduk Spalato, valida per l'andata dell'ultimo turno preliminare di Europa League. Gli inglesi, nel primo tempo, hanno davvero fatto tutto quello che dovevano fare: aggressività a far valere la superiorità fisica e qualità delle scelte a far valere quella tecnica per il 2-0 con cui siamo andati all'intervallo. Nella ripresa, poi, un calo d'intensità: gli slavi hanno allora messo la testa fuori dal guscio e solo grazie ad una prestazione di livello da parte di Pickford non sono riusciti ad ottenere un risultato migliore rispetto a quello dei primi 45'. Una prestazione da cui imparare per i Toffees: resta che la qualificazione è comunque in ghiaccio. Di seguito la cronaca del match.

Koeman sceglie un 4-3-2-1 all'inizio della gara. Pickford, giovane portiere, è difeso da Martina, Williams, Keane e Baines. Le chiavi della regia sono affidate a Schneiderlin, che è supportato da Gueye e Klaassen. Lookman e Mirallas si muovono invece alle spalle di Wayne Rooney. Joan Carrillo cambia tanti uomini rispetto alle attese, ma non lo schema: è un 4-3-3 con Stipica fra i pali. Juranovic e Memolla si muovno da terzini, con Nizic e Carbonieri in mezzo. L'ex Bari Gentsoglu forma il centrocampo insieme a Radosevic e Kozulj. Vlasic e Hamza Barry sono le ali d'attacco, Ohandza fa la punta.

L'inizio della gara vede i padroni di casa attuare un discreto pressing, mentre con una linea praticamente a 5 gli ospiti cercano di limitare i danni e ci riescono, non concedendo grandi occasioni. Lookman è il più propositivo dei suoi nei primi minuti: i suoi tentativi però vengono fermati senza nemmeno troppi patemi dalla difesa posizionale avversaria. L'azione più pericolosa è quella nata dal dribbling con cross di Cuco Martina, che arriva sul fondo destro del campo e sorprende con un gran passaggio Rooney, il quale nonostante il buon movimento verso il primo palo spedisce la palla fuori davanti a sé.

Da un altro giro dalla bandierina al 30esimo arriva l'1-0, che premia i Toffees per la loro intraprendenza: Baines approfitta della respinta corta del portiere per anticipare tutti, riportare l'azione dentro l'area avversaria e arrivare fino a fondo campo, da dove scodella la sfera sul secondo palo per Michael Keane, il quale sovrasta il suo marcatore e da due passi a porta sguarnita firma il vantaggio dei suoi. Un paio di giri d'orologio dopo, la gara viene interrotta per qualche minuto a causa dell'arrivo in campo di alcuni oggetti. Un brutto evento che fortunatamente ferma solo parzialmente lo spettacolo: il primo tempo prosegue con il gol annullato a Rooney per fuorigioco - segnalazione corretta - dopo l'assist in verticale di Klaassen, che nell'occasione aveva recuperato un preziosissimo pallone.

Negli ultimi minuti il pressing di Klaassen continua a fare la differenza: un suo recupero palla sulla trequarti è favorevole per l'inserimento fra le linee di Rooney, che è lucido e, partendo nell'half-space sinistro, si accentra e serve il taglio perfetto di Idrissa Gueye: l'africano realizza in due tocchi, poi, col mancino e verso il palo lontano. L'olandese sarà ancora decisivo nel recupero con un contrasto vinto sulla corsia difensiva mancina: in seguito, dopo una buona conduzione, trova un filtrante splendido di nuovo per l'inglese ex Man United che dal centro-sinistro dell'area calcia un buon piazzato col destro ma abbastanza debole perché Stipica riesca addirittura a bloccarlo con un tuffo plastico. Termina così la frazione iniziale di gioco.

L'avvio della ripresa è incentrato sul tema del tentativo di rimonta dei croati, che con una discreta organizzazione hanno anche una leggera supremazia per un po' di tempo, ma non danno mai più di tanto la sensazione di essere sul punto di colpire. Questo fino a quando Ohandza, innescato dal limite con un buon assist da Barry, cerca una soluzione defilato sulla sinistra: la sua conclusione, rasoterra verso il palo lontano, viene però intercettata con un intervento pulito da Pickford. In generale l'approccio degli inglesi cala d'intensità rispetto a quanto visto in precedenza: una mezza occasione viene costruita nella stessa azione di un ennesimo corner, con Ashley Williams a svettare senza però trovare la porta.

Gli spazi danno l'occasione di colpire a Hamza Barry, il quale con un'ottima iniziativa dalla sinistra si libera di due marcatori e, arrivato sulla lunetta, lascia partire un destro abbastanza potente ma troppo strozzato, che si spegne sul fondo. All'82esimo è invece Nikola Vlasic a concludere con un tiro dritto-per-dritto l'azione iniziata con un cross verso il secondo palo dalla destra: con una grande parata a mezza altezza, Pickford salva i suoi. L'ex Sunderland si ripete poco dopo dall'altro lato sull'eccellente conclusione mancina dai 30 metri di Memolla. Non bastano i tentativi: gli slavi si devono piegare al 2-0, nonostante una prestazione in crescendo. La vittoria va agli ospitanti.