Seconda metà di Agosto, infuria la battaglia per un posto in Champions League, tra squadre blasonate, formazioni emergenti e compagini semi-sconosciute alla ribalta. Mentre il Napoli si porta a metà dell'opera al San Paolo contro il Nizza e il Siviglia piazza un gran colpo ad Istanbul, altre tre partite hanno illuminato il primo Mercoledì di Coppa della stagione.
HAPOEL BEER SHEVA - MARIBOR
Gli israeliani, venuti alla ribalta in Italia grazie alla clamorosa vittoria contro l'Inter in Europa League, partono con il piede sbagliato regalando con un clamoroso liscio di Tdezek il pallone dell'1-0 a Tavares, che salta il portiere e porta in vantaggio gli sloveni. L'Hapoel però reagisce e dopo solo due giri d'orologio Nwakaeme trova un grandissimo destro al volo dal limite dell'area, che rimette in parità il match. Sul finale del primo tempo è proprio Tdezek a farsi perdonare il precedente errore e a realizzare su rigore il gol del vantaggio israeliano, che fissa il punteggio sul 2-1. Punteggio che nel secondo tempo non cambierà più, e che lascia ancora tutto aperto in vista del ritorno in casa del Maribor.
CELTIC - ASTANA
Il Celtic, reduce da due vittorie su due in avvio di campionato, comincia bene anche in Champions e chiude la pratica già all'andata con un 5-0 che non lascia scampo alle speranze dei kazaki. Gli ospiti resistono mezz'ora, prima che l'assolo di Rogic porti alla deviazione decisiva di Postnikov verso la propria porta. L'Astana reagisce e sfiora anche il gol in un paio di occasioni, ma sul finale di tempo Sinclair in contropiede raddoppia e porta il Celtic sul 2-0. Nella seconda frazione non c'è praticamente storia e gli scozzesi dilagano: ancora Sinclair, poi Forrest e Griffiths chiudono partita e discorso qualificazione.
OLYMPIACOS PIREO - RIJEKA
I greci faticano più del previsto contro una squadra rivelatasi ostica e organizzata. Ad Atene i padroni di casa sfiorano per tre volte il vantaggio nel primo tempo, ma nel finale di frazione il bolide di Heber capovolge l'inerzia del match e regala l'incredibile vantaggio ai croati. Nella ripresa l'Olympiacos riprende fiato e campo e al 66' Odjidja riaggiusta il match dopo una bella azione. Il Rijeka si chiude per cercare di difendere un comunque insperato pareggio e indurisce anche il gioco: ne fa le spese Zuta che viene espulso e lascia in dieci i croati, che comunque reggono fino 92', quando l'ennesima incertezza difensiva viene punita da Romao che trova la deviazione vincente di testa in area di rigore e regala la vittoria ai suoi. Rimane tutto ancora aperto però in vista del ritorno in Croazia.