Lo Zenit San Pietroburgo, in campionato, sta volando sulle ali dell'entusiasmo portato dall'ingaggio del nuovo tecnico Roberto Mancini: punteggio pieno nelle prime 4 partite stagionali per i russi, che oltre alla prima posizione si sono tolti la soddisfazione di vincere per 5-1 nella sfida contro i detentori del titolo, lo Spartak Mosca. Il primato, condiviso con la Lokomotiv Mosca, comunque, non è abbastanza per il tecnico ex Inter che è tornato sul mercato e ha piazzato un nuovo colpo in entrata, piuttosto importante.
L'identikit lo conosciamo: parliamo di Matias Kranevitter, centrocampista ormai ex Atlético Madrid reduce dall'esperienza in prestito con il Siviglia e fuori dai piani di Diego Simeone. Ne avevamo sentito parlare, in particolare nelle ultime settimane, in ottica Fiorentina: nei piani dei Della Valle, l'argentino sarebbe potuto essere un buon erede di Vecino, ma la concorrenza ha spinto i viola a puntare su altre piste, dopo che la loro prima offerta da 6 milioni è stata rigettata proprio in virtù dell'offerta più alta del club della capitale russa. La società dell'Est, infatti, a livello economico non si è invece preoccupata delle altre offerenti in giro per l'Europa e, con una proposta da circa 8 milioni di euro, ha accontentato i Colchoneros. Il ragazzo ha invece firmato un contratto quinquennale.
L'inserimento del mediano sudamericano, che ha anche 8 presenze con l'Albiceleste, nello scacchiere di Mancini è piuttosto chiaro: insieme al suo connazionale e compagno, Leandro Paredes, e ad uno fra Christian Noboa e Javi Garcìa potrebbe formare un trio di centrocampo con la giusta alternanza fra fisico e tecnica; in alternativa, potrebbe essere schierato anche solo in coppia con l'ex Roma, essendo piuttosto duttile ed in grado di ricoprire sia il ruolo di mezzala che quello di mediano in maniera estremamente concreta. Il suo principale difetto è in zona-gol, dove ha un rendimento piuttosto scarso.