Ci siamo: in tutta l'Europa calcistica, sta per iniziare una nuova stagione piena di emozioni - e anzi, in Francia il campionato è già iniziato. Ovviamente, la lega più attesa è quella che raccoglie più audience, ovvero la Premier League. Il West Bromwich Albion non sarà fra le squadre più attese, ma si predispone ad un'altra buona stagione, che in ogni caso sarà l'ottava consecutiva nel miglior torneo della FA.
D'altronde, fa bene ricordarlo, le Baggies hanno chiuso all'ottavo posto: un piazzamento ben oltre le aspettative, frutto del grande management di Tony Pulis che ha saputo valorizzare un organico dalle buone potenzialità sia collettive sia individuali; sicuramente, il gap con le big era enorme tre mesi fa, tant'è che il distacco dalla settima posizione, l'ultima valevole per l'accesso all'Europa League, è stato di ben 15 punti.
Non che il calciomercato abbia cambiato più di tanto, ad oggi, questa situazione. Anzi forse la differenza, rispetto alle prime sette in classifica del 2016-2017, in queste settimane si è ampliata: il WBA ha confermato essenzialmente il gruppo dell'anno scorso, perdendo solo Pocognoli - unico terzino sinistro di ruolo presente nella rosa passata e ancora non sostituito - e soprattutto il capitano Darren Fletcher, passato allo Stoke City. In compenso, in difesa è arrivato Hegazy, ex meteora della Fiorentina; il colpaccio è giunto però in attacco, con l'acquisizione di Jay Rodriguez dal Southampton per 13,7 milioni di euro.
Pulis ripartirà, quasi certamente, dal 4-5-1 della scorsa annata. Il portiere sarà ancora Foster, difeso sicuramente dagli intoccabili Craig Dawson, Evans - neo-capitano - e McAuley, con Nyom (scelta più difensiva) e Brunt (scelta più di spinta) ad alternarsi sulla corsia mancina. Phillips e Chadli, almeno inizialmente, saranno i titolari sulle corsie d'attacco, con la linea che dovrebbe essere completata da Morrison, Yacob e Livermore. La punta non potrà che essere Salomón Rondón.
Ovviamente il venezuelano ricoprirà un ruolo fondamentale, quello di punto di riferimento della squadra nelle transizioni offensive, dove dovrà dare il tempo agli esterni, Phillips e Chadli, di risalire il campo. Sarà interessante anche vedere come si comporterà Jonny Evans da neo-leader di un gruppo che comunque, in linea di massima, non ha mai dato problemi.
Insommma, possiamo dire che il West Brom ha scelto una strategia a rischio zero: riconferma di chi è voluto restare, addio a due senatori ma anche l'arrivo di un nuovo attaccante che, se riuscirà finalmente ad esprimere le proprie potenzialità, darà una grande mano alle Baggies. Questa scelta non mette grande pressione sulla squadra: l'obiettivo rimane un piazzamento a metà classifica. Ma l'Europa non sarebbe un sogno così lontano, se una delle big dovesse clamorosamente cedere...