Domenica, alle ore 15.00, gli occhi del mondo calcistico torneranno a puntare sulla Premier League, con l'antipasto di lusso: il Community Shield, che si giocherà a Wembley mettendo di fronte Chelsea ed Arsenal. All'antivigilia della prima gara ufficiale della stagione di calcio inglese, Antonio Conte parla a Cobham in conferenza stampa, presentando la partita.
La prima insidia che il tecnico dovrà affrontare riguarda l'indisponibilità di due elementi del potenziale undici titolare (oltre a Pedro): "Hazard e Bakayoko non ci saranno, stanno lavorando ma non saranno disponibili per domenica e per il prossimo match contro il Burnley. Dovremo attendere con pazienza. Stanno migliorando le loro condizioni, ma non sono ancora pronti per iniziare la stagione. Eden ha un problema alla caviglia, dopo l'operazione deve rispettare la tabella di marcia. Lo stesso per Bakayoko, che è stato operato al ginocchio".
La gara, però, di insidie ne riserva altre: l'Arsenal è infatti l'ultima squadra affrontata dai Blues in una gara ufficiale, la finale di Fa Cup, conclusasi sul 2-1 per i Gunners. "È stato un peccato perdere la finale di Fa Cup dopo una grande stagione, ora ci attende un'altra partita - afferma Conte - L'Arsenal è una squadra forte e ci attende una gara difficile: vogliamo iniziare la stagione con una vittoria, ma anche loro, è una gara importante per entrambe. Non siamo nella forma migliore, ma vogliamo giocare una gara con buona intensità. Giochiamo per un trofeo. L'Arsenal ha cambiato sistema durante la stagione, mi aspetto una bella partita tra due squadre forti".
Conte: 'We want to try to start the season with a win. I hope to see a good game from the players and for the people.' #CFC
— Chelsea FC (@ChelseaFC) 4 agosto 2017
Indicazioni di formazione soprattutto in attacco, con Morata in primo piano e gli infortuni a rappresentare un ostacolo difficilmente sormontabile, se non con sorprese e adattamenti, anche del nuovo acquisto spagnolo: "Alvaro sta allenandosi molto bene e sta raggiungendo la condizione ottimale, gli serve un po' di tempo prima di essere pronto al calcio inglese. Non so se giocherà o meno, è sicuramente un ottimo allenatore e una grande persona. Può giocare con Batshuayi? In questo momento è una possibilità, abbiamo anche Pedro infortunato. Abbiamo solo Willian. Alvaro preferisce giocare da 'numero 9', ma per le sue caratteristiche può anche essere un '10'".
Il discorso si sposta presto sul mercato, tema caldissimo a Cobham, ma passando attraverso la questione Neymar e i 222 milioni di Euro spesi dal Psg: "Se vuoi comprare un top player, bisogna essere pronti a spendere quel tipo di cifre. Parliamo di un argomento difficile, è una cifra impressionante. Se il Psg è in grado di farlo, perché non spenderli?". Cifre minori, sicuramente minori, sarà invece quelle che è chiamato a spendere il Chelsea per rinforzare la squadra, come richiesto dall'allenatore: "Per noi è importante migliorare la squadra sotto l'aspetto numerico, abbiamo una rosa ristretta e soltanto un acquisto non sarebbe sufficiente. Ci servono tanti giocatori per ampliare il roster e aumentare la qualità. Stiamo cercando la soluzione migliore, il club conosce la mia opinione, sta provando a fare il meglio per noi e questa è la cosa più importante. Dobbiamo avere pazienza". Tra questi spicca il buco sulla fascia destra di centrocampo: "Ora non abbiamo un'alternativa a Moses, stiamo cercando quella giusta".
E solleticato sull'eventuale cessione di Hazard, il tecnico risponde spiegando come "stiamo provando a comprare i giocatori, non a venderli...", scherzando. "Eden è felice qui", aggiunge. Chiarezza anche sulla situazione relativa a Diego Costa, epurato ma non ancora ceduto, con qualche polemica legale: "La situazione è molto chiara e non è cambiata, è sempre la stessa. Non capisco perché tirare in mezzo gli avvocati". Altro caso estivo è stato Kenedy, protagonista di alcune offese via social al popolo cinese, durante la tournée. Anche il suo futuro sarà lontano dal Chelsea: "Per il suo sviluppo deve trovare la soluzione giusta, andando a giocare con frequenza".
Alle cessioni pensa però la società, mentre Conte si concentra sul campo e sulle ambizioni delle prime uscite: "Dopo una buona stagione bisogna mantenere le cose positive, come la nostra formazione e il nostro sistema di gioco, migliorandolo ulteriormente anno dopo anno". Il primo test è vicino.